Napoli, meningite e sospetta tbc, grave bimbo: chiusa la scuola, paura tra le mamme

Giovedì 19 Dicembre 2019 di Elena Romanazzi
Napoli, meningite e sospetta tbc, grave bimbo: chiusa la scuola, paura tra le mamme

Il tam tam tra le mamme è stato immediato. «Tubercolosi a scuola?» Forse, non si sa. Ma di sicuro si è avviata una azione di prevenzione. Via Adriano, istituto comprensivo Marotta. Venerdì scorso dal Cotugno, passando ovviamente per la Asl, arriva la segnalazione di un bambino ricoverato in gravissime condizioni per una meningite da pneumococco, deve essere operato la pressione cranica è fortissima e viene trasferito al Santobono. Il piccolo che frequenta la scuola divisa in tre plessi durante i controlli sanitari evidenza anche qualcosa ai polmoni, una sospetta tubercolosi. 

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Si mette in moto la macchina dei controlli e le necessarie bonifiche di competenza dell’Asl. Tutto da prassi. Sabato la scuola resta chiusa. E il lunedì viene fatta la sanificazione, ovvero una pulizia con particolari detergenti proprio per evitare qualunque tipo di contagio.

Le mamme sono terrorizzate. La bonifica, la scuola chiusa e la dirigente scolastica Clementina Esposito che non avrebbe informato le famiglie su quanto stesse accadendo. Il sospetto caso di Tbc- è solo sospetto dal momento che le analisi della positività del piccolo con il risultato non sono ancora arrivate - è arrivato al consigliere Francesco Emilio Borrelli. «Compulsato da tanti genitori giustamente preoccupati ho contattato prima la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Marotta, Clementina Esposito, in merito al caso sospetto di tubercolosi avvenuto all’interno della struttura scolastica, che mi ha detto di non conoscere il motivi per il quale è stata disposta una disinfestazione nell’istituto da lei diretto. Allora mi sono rivolto a chi segue il caso, Walter Dattilio dell’Asl che mi ha confermato che c’è un caso di un bambino probabilmente positivo alla Tbc. Come avviene in tutti i questi casi sono stati effettuati dei test non solo alla famiglia del piccolo ma anche ad una quarantina di persone tra bambini, insegnanti e personale scolastico per sapere se ci sono casi di contagio».
 

 

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Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli tiene a precisare che «non bisogna assolutamente creare allarmismi ma raccontare precisamente alle famiglie cosa sta succedendo». Occorre - aggiunge - fare una grossa prevenzione facendo in modo di evitare ulteriori ipotetici contagi ed attendere i risultati dei test. Sarò a fianco delle famiglie e della scuola per ogni possibile supporto».

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L’azione fatta dalla Asl è tesa più alla prevenzione che ad un reale rischio di contagio. Non si conosce infatti la natura della Tbc per la quale sono stati effettuate le analisi sul bimbo. Ma Tutti i genitori che si sono recati al distretto 25/26 della Asl sono stati rassicurati.
 

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA