Nadia Toffa, truffa del finto testamento a Brescia: chiesti soldi a tre sacerdoti

ROMA - Una truffa a nome di Nadia Toffa. Quello che è accaduto nel bresciano è deplorevole non solo perché illegale, ma anche ai limiti della moralità e del rispetto per chi non c'è più. Due persone si sono presentati a tre parroci dicendo di essere stati incaricati dalla Iena morta lo scorso 13 agosto per donare una consistente cifra alla chiesa.

Leggi anche Nadia Toffa, la morte non ferma gli haters: commenti vergognosi sui profili social
Leggi anche Le Iene, Nina Palmieri: «Vorrei avere la stessa spontaneità di Nadia Toffa»




Ovviamente non c'era nulla di vero e le persone in questione chiedevano un anticipo di 2 o 3 mila euro per pagare le spese notarili e le tasse di successione. Nessuno dei tre parroci intercettati ha accettato, capendo che si trattava di qualcosa di sospetto, ma hanno denunciato e lanciato un allarme perché queste persone smettano non solo di truffare il prossimo ma di farlo a nome di una persona scomparsa che ha sempre combattuto questo tipo di truffe e non solo. 

Nadia Toffa, la morte non ferma gli haters: commenti vergognosi sui profili social

I malviventi si presentano come delegati di due importanti studi notarili di Brescia, ovviamente all'oscuro di tutto, spiegando però che come da prassi, per ricevere la donazione, c'è da pagare una cifra compresa tra i 2 e i 3mila euro. I carabinieri sono sulle tracce dei truffatori, cercando di analizzare le coordinate bancarie che hanno lasciato ai parroci.