Bimbo caduto dal balcone, la baby sitter Monica Santi: «Ora è libero». I testimoni: «Lei immobile davanti alla finestra»

In casa anche la donna delle pulizie, ma era su un altro piano

Mercoledì 1 Giugno 2022 di Michela Allegri
Bimbo caduto dalla finestra, la baby sitter dopo il volo dal secondo piano: «Ora è libero»

Guardava dall'alto, dalla finestra ancora aperta, quel corpicino precipitato nel cortile della villetta a schiera. «Adesso è libero», avrebbe detto Monica Santi, 32 anni, di Carpi, arrestata per il tentato omicidio del bimbo di 13 mesi che accudiva.
La donna, babysitter, è stata fermata due giorni fa dai carabinieri di Soliera, in provincia di Modena.

A riferire le sue parole sono stati alcuni vicini. Una donna delle pulizie, invece, al momento della tragedia si trovava in un altro piano della casa, ma ha assistito in parte alla scena. Dopo avere fatto cadere il piccolo, hanno detto i testimoni, la Santi era immobile, davanti ai vetri spalancati, e fissava il piccolo steso in terra. Il bambino è ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna: è in condizioni gravi, ma stabili.

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L'arresto

Quando è stata arrestata, la trentaduenne era in stato confusionale e ha detto di non ricordare cosa fosse successo. Non ha ancora fornito una sua versione dei fatti, ma potrà farlo domani, durante l'udienza di convalida dell'arresto. «Come sta il bambino?», ha chiesto più volte durante l'incontro con il suo avvocato, Francesca Neri, nel carcere di Sant' Anna. «È ancora emotivamente provata, ma mi è sembrata un po' più tranquilla - ha detto il legale - Si è anche informata sullo stato di salute del piccolo. Per il resto è sempre molto assente e non ha saputo ricostruire nulla della dinamica della caduta». Ieri non era in grado nemmeno di rispondere a semplici domande sulla sua vita o sui suoi studi. Probabilmente verrà disposta una perizia psichiatrica, per accertare lo stato di salute della trentaduenne.
«Da quel che mi risulta era stressata», ha dichiarato uno dei vicini. Sembra infatti che la donna stesse attraversando un momento psicologicamente difficile.

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La cittadina

La cittadina di Soliera, intanto, si stringe alla famiglia. Il sindaco Roberto Solomita racconta di avere ricevuto centinaia di chiamate e di messaggi. «È evidente che non sono rivolti al sindaco in quanto amministratore, ma come rappresentante di una intera comunità che soffre insieme alla famiglia del bimbo - ha detto il primo cittadino - A loro innanzitutto, ai loro amici e a tutti noi voglio girare la partecipazione alla sofferenza, il calore e la speranza che mi stanno giungendo. Forza, ti vogliamo riabbracciare presto!».

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L'altra tragedia

Non è l'unica tragedia che in questi giorni ha sconvolto l'Emilia. A Portomaggiore, due giorni fa, il piccolo Tommaso Tosi, pure lui di 13 mesi, è caduto dentro una cisterna di acque reflue, dove è rimasto per cinque-dieci minuti. Il bimbo non ce l'ha fatta: quando è stato estratto, le sue condizioni erano disperate. È morto ieri mattina all'ospedale di Cona. «Non ci sono parole sufficienti per una tragedia simile. Siamo vicini alla famiglia e chiediamo silenzio e rispetto per il loro dolore», ha detto il sindaco Dario Bernardi. Sembra che il coperchio in plastica della botola, in uno spazio del cortile adiacente alla ditta di famiglia, abbia ceduto mentre il bambino si trovava sopra. A indagare sul caso è la procura di Ferrara, guidata da Andrea Garau. L'inchiesta punta a chiarire se siano state rispettate le procedure di sicurezza e se la vasca rispettasse le norme. Da verificare anche a chi appartenesse la cisterna, per stabilire se qualcuno possa essere chiamato a rispondere di eventuali omissioni o irregolarità.

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA