Furti nelle case vip a Milano, presi i ladri acrobati: Diletta Leotta e Hakimi tra le vittime

Mercoledì 10 Febbraio 2021
Furti nelle case vip a Milano, presi i ladri acrobati: Diletta Leotta e Hakimi tra le vittime

«Ha indossato dei guanti in lattice e mentre i pali hanno fornito copertura visiva, con uno slancio si è arrampicato verso la finestra posta al primo piano dell'appartamento e, forzandola, ha fatto accesso alla dimora». È tutta in questa frase del pm Francesca Crupi la sintesi della capacità atletica della banda di 4 ladri «acrobati» catturati dalla Squadra mobile di Milano. Nel provvedimento di fermo è contestato il furto ai danni dell'influencer Eleonora Incardona avvenuto il 12 dicembre scorso ma gli investigatori hanno elementi per ritenere che ci siano loro dietro i colpi a casa della conduttrice Diletta Leotta e del calciatore dell'Inter Achraf Hakimi.

Il furto a casa Leotta è avvenuto il 6 giugno 2020 e ha fruttato un bottino stimato in 150mila euro, mentre dall'abitazione di Hakimi (che si era trasferito da poco in quell'appartamento) è stata svaligiata nel gennaio scorso, i ladri hanno portato via diversi orologi di grande valore.

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Il furto alla Incardona

La influencer Incardona, ex cognata della Leotta, è stata invece derubata il 12 dicembre scorso e il lungo elenco comprende 9 borse, 2 cinture, 5 sciarpe, 2 paia di orecchini, 2 spille, una collana e un bracciale, un portafogli, una valigia e mille euro in contanti, oltre a 3 cinture e 2 borse portate via alla sua coinquilina. Un bottino meno ricco di quello raccolto a casa Leotta ma comunque da decine di migliaia di euro. In manette il 17enne E.R., Cristian Radosavljevic (27 anni) e Samuel Milenkovic (26), entrambi nati a Milano. Il quarto componente, il kosovaro 45enne Shkelzen Kastrati, era già stato arrestato a gennaio mentre preparava un altro colpo a Lonigo (Vicenza). In quel momento era già monitorato dagli investigatori della Mobile diretti da Marco Calì, che grazie a una microspia ambientale in auto hanno ascoltato il dialogo con un italiano «dal forte accento pugliese» mentre lo istruiva su una possibile vittima.  

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Ladri vip, le intercettazioni

L'italiano ha raccontato a Kastrati i dettagli della vita del futuro obiettivo, gli ha mostrato la sua fabbrica e le sue auto, tra cui due Tesla. «Ah Tesla. Guida anche?», dice Kastrati. «Sì, è un pò vecchietto però», risponde l'altro mentre lo guida per le vie del paese per il sopralluogo. «Che fa questo?», chiede ancora il kosovaro. «Pelle, pellami, divani, fa tutte le pelli della Maserati e della Ferrari», continua l'altro che infine spiega i motivi del colpo. «Lui è un amico di mio padre però da quando mi ha rovinato a me, non parla più neanche con mio padre. E lui sai cosa ha detto? Io ho un nome importante ha detto. Sto pezzo di m... Infame di m... Perché tu hai un nome importante e vuoi rovinare a me. Cosa ti ho fatto io? Io ho fatto un affare con lui e lui ci ha guadagnato, lui me l'ha messa in quel posto. Sono passati anni, 7 o 8 anni».

Ultimo aggiornamento: 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA