Psicosi virus, l’Ats: «Nessun allarme nelle scuole con cinesi». Oggi Tajani a pranzo a Chinatown contro i pregiudizi

Venerdì 31 Gennaio 2020 di Michela Corna
Psicosi virus, l’Ats: «Nessun allarme nelle scuole con cinesi». Oggi Tajani a pranzo a Chinatown contro i pregiudizi

La psicosi da Coronavirus contagia anche le scuole. I genitori di bambini e adolescenti che condividono le aule con i compagni cinesi sono suggestionati dalle notizie che giungono dalla Cina. E hanno paura di inesistenti contagi.
Proprio per scongiurare psicosi e assurde precauzioni l'Ats (l'ex Asl) ha diffuso una nota ai presidi per ribadire che «non c'è nessun allarme per i bambini cinesi»: «L'attività didattica può continuare regolarmente, senza limitare i momenti di condivisione e contatti tra gli studenti». Nella lettera i sanitari confermano che «non c'è necessità di implementare all'interno delle scuole misure che limitino la frequentazione di bimbi cinesi in genere. E più nello specifico, di coloro che hanno effettuato di recente viaggi in Cina».

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Nei giorni scorsi tanti presidi hanno chiesto proprio all'Ats consigli e pratiche da adottare, sollecitati da famiglie impaurite. Non importa se i compagni dei figli non abbiano mai visto la Cina, basta avere gli occhi a mandorla. Nelle chat tramite cui le mamme dialogano generalmente si parla di mensa, pidocchi, feste di compleanno. Ma ora, nelle classi dove c'è uno studente cinese l'argomento è il Coronavirus. Per fortuna, un fronte numeroso di madri che reagisce con indignazione: «No a comportamenti odiosi e da stupidi».

Anche Palazzo Marino ingaggia la lotta al pregiudizio con un pranzo nel cuore di Chinatown: oggi a mezzogiorno l'assessore al Commercio Cristina Tajani, il segretario generale di Confcommercio Marco Barbieri e il consigliere referente per l'imprenditoria straniera Francesco Wu si ritrovano in via Lomazzo, nel cuore di Chinatown per mangiare in un ristorante asiatico. «Così da sensibilizzare i cittadini contro fake news e pregiudizi», spiegano dal Comune. Rassicurazioni anche gli universitari della Bocconi: «L'università sta monitorando la situazione, sebbene non si riscontrino problemi», si legge in una comunicazione agli iscritti. Basta psicosi, sì al rispetto delle persone.
 

Ultimo aggiornamento: 11:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA