Meteo, il super-caldo sta finendo? Grandinate e temporali, ma l'estate non è conclusa, la temperatura risalirà. Previsioni

Mercoledì 10 Agosto 2022 di Valentina Arcovio
Meteo, il super-caldo sta finendo? Grandinate e temporali, ma l'estate non è conclusa, la temperatura risalirà. Previsioni

Amanti della bella stagione e del caldo non disperate: l’estate non è affatto finita.

Le piogge e il leggero calo delle temperature di questi ultimi giorni non sono il preludio alla cosiddetta «Burrasca di Ferragosto», quel fenomeno di «rottura del tempo» che segna la fine della bella stagione, almeno dal punto di vista meteorologico. Sono più una parentesi, un fresco intervallo a quella che probabilmente alla fine verrà decretata come una delle stagioni più calde di sempre. Già da oggi «i temporali inizieranno a essere molto più locali», spiega il colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e fondatore del sito meteogiuliacci.it. Prendiamo ad esempio il Lazio: nel pomeriggio sono previste precipitazioni nel Frusinate e nel Reatino, mentre domani in provincia di Latina. «Saranno precipitazioni molto locali: piove in un comune ma non in quello subito vicino», specifica Giuliacci. Poi ritornerà subito il bel tempo. 

Le previsioni per il resto del mese di agosto


L’INCURSIONE
«Non i 40° C delle settimane scorse, ma temperature intorno ai 30° C con punte di 33° C», evidenzia il meteorologo. Si tratta di quella che Giuliacci definisce una «timida» incursione dell’Anticiclone Nord-Africano. «Raggiungerà l’Italia il prossimo weekend, riportando condizioni di stabilità, quindi di bel tempo, dapprima al Nord e subito dopo al Centro-Sud», precisa il meteorologo. 

 


Ma la novità è che sembrerebbe piuttosto esile. «Dal Nord Atlantico, infatti, numerosi impulsi freddi saranno pilotati verso l’Europa Centrale, indebolendo notevolmente l’area anticiclonica e coinvolgendo parte del nostro Paese, con target prediletto il Settentrione», aggiunge Giuliacci. Quindi, dopo un Ferragosto tutto sommato bello e caldo, ma non troppo come le settimane scorse, ritorneranno i temporali. Le regioni italiane più esposte a questo tipo di circolazione sarebbero quelle alpine (montane, pedemontane e alte pianure), dove non dovrebbero mancare fasi temporalesche, anche intense, seppur alternate a pause più soleggiate. Non sono esclusi eventi anche estremi. «I fenomeni meteo potrebbero spingersi con una certa frequenza fin verso la Pianura Padana, soprattutto a Nord del Po, mentre condizioni più stabili sarebbero invece attese al Centro e soprattutto al Sud», dice Giuliacci.

«In quest’ultima area, infatti, l’alta pressione sarebbe tenace e avrebbe ancora vita facile. Nei giorni immediatamente successivi (16-17-18) - continua - tali impulsi instabili potrebbero abbassarsi notevolmente di latitudine: di conseguenza, non si limiterebbero a coinvolgere soltanto le regioni settentrionali, ma anche parte di quelle centrali, con la comparsa di qualche temporale in più. Pare ancora esclusa l’ipotesi di un break estivo sul Meridione, che godrebbe comunque di clima non troppo caldo». Il Nord Italia rischia di trovarsi in una sorta di «zona di convergenza». «In essa interagiscono masse d’aria completamente diverse e dal cui contrasto possono nascere eventi temporaleschi severi (grandinate, alluvioni, colpi di vento), come purtroppo anche la cronaca recente ci ricorda», spiega Giuliacci. 


ANTICICLONE DEBOLE
Insomma, un Ferragosto piuttosto stabile, ma con un anticiclone debole, almeno sulle regioni settentrionali, area dove potrebbero instaurarsi frequenti fasi instabili. Questa sarà la situazione almeno fino al 20 agosto, dopo il quale non sono escluse nuove ondate di calore. Ad oggi è difficile dire con precisione quando precisamente arriveranno e la particolare intensità che avranno. «Mi sento di escludere, tuttavia, ondate di caldo molto intense come quelle avute a inizio estate» dice Giuliacci.

«Farà caldo, ma sarà perlopiù piacevole», aggiunge. «Quindi, è evidente che la fine dell’estate è ancora lontana», assicura il meteorologo. «Se fino agli anni ‘60 la Burrasca di Ferragosto coincideva proprio con la metà del mese, negli anni successivi si è progressivamente spostata, allungandosi. In particolare, negli ultimi 5 anni la cosiddetta “rottura del tempo” avviene tra il 20 e il 25 settembre», aggiunge. Impossibile dirlo ora, mancano troppi giorni. Di certo c’è, che davanti a noi ci saranno ancora molti giorni di caldo e bel tempo. «Una buona notizia per i vacanzieri, certo», dice Giuliacci. «Ma una cattiva notizia per il nostro territorio, specialmente sul fronte della siccità. Anche con queste e le prossime precipitazioni, seppur intense, potremo non risolvere affatto il problema di approvvigionamento idrico. Ci serve l’acqua - conclude Giuliacci - ma sono sempre più convinto che il recupero idrico potrà avvenire solo il prossimo autunno e purtroppo non prima come vorremmo». 

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 01:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA