Messina Denaro, il diario segreto e le lettere sulla figlia (mai vista) durante la latitanza: «Perché è arrabbiata con me?»

Lei di lui non vuole saperne niente ci tiene a mostrare che non c'è coinvolgimento, non c'è curiosità, che lei è altro rispetto al boss stragista

Giovedì 19 Gennaio 2023 di Simone Pierini
Matteo Messina Denaro, i diari e le lettere sulla figlia (mai vista) durante la latitanza: «Perché è arrabbiata con me?»

Matteo Messina Denaro è diventato padre due volte. Nel corso della sua vita, vissuta nel crimine e nella latitanza durata trent'anni, ha messo al mondo Lorenza e Francesco. Della  figlia si sa tutto: il nome, la madre, le scelte che l'hanno portata a separare la propria vita dall'ombra pesante di un padre che forse non ha mai visto. Ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza in casa della nonna, poi con la madre ha cambiato residenza: non è facile convivere con lo stress delle perquisizioni, dei controlli e delle irruzioni della polizia. Dell'altro figlio si sa invece quel poco che è trapelato dalle intercettazioni: si chiama Francesco, come il vecchio patriarca della dinasty, ed è nato tra il 2004 e il 2005 in quel lembo della provincia di Trapani, fra Castelvetrano e Partanna, dove Matteo Messina Denaro ha costruito il suo potere economico e criminale.

Messina Denaro, la figlia Lorenza e la vita parallela

Lorenza Alagna, figlia di Francesca Alagna, ha deciso di scavare un bivio per portarsi, per quanto possibile, lontano dalle vicende del padre. «Non voglio saperne niente», ha detto la ragazza 26enne raggiunta a Castelvetrano dai cronisti del Fatto quotidiano. La madre è sorella del commercialista di fiducia dell'ex patron della Valtur, Carmelo Patti, sospettato di essere un prestanome del padrino.

Dalla relazione con lei nel 1996 Messina Denaro ha avuto Lorenza. Mai conosciuta, ha confidato a un amico, anche se la donna e la ragazza sono state accolte sin dal primo momento a casa della madre del boss a Castelvetrano. Se ne sono andate solo nel 2013. Nel 2021 Lorenza ha avuto un bimbo.

 

Lei non vuole saperne niente. I media di tutto il mondo danno la notizia dell'arresto di suo padre con dettagli, foto, appronfondimenti, congetture, ricostruzioni sugli ultimi trent'anni che hanno caratterizzato la sua latitanza. Ma lei ci tiene a mostrare che non c'è coinvolgimento, non c'è curiosità, che lei è altro rispetto al boss stragista. Se ha deciso di amputarsi il cognome, il nome di battesimo - pure quello non si sceglie - è rimasto tale. Lorenza si chiama così perché porta il nome della nonna Lorenza Santangelo, la moglie di don Ciccio, Francesco Messina Denaro, il padre del boss arrestato nella clinica Maddalena di Palermo dai carabinieri del Ros. 

I diari, le lettere, la latitanza

Nei diari, le agende, i pizzini del boss emergono le difficoltà nel poter creare un rapporto con la figlia. «Devo andare via e non posso spiegarti ora le ragioni di questa scelta. In questo momento le cose depongono contro di me. Sto combattendo per una causa che oggi non può essere capita. Ma un giorno si saprà chi stava dalla parte della ragione...», scrisse un tempo. E chissà se ha mai ricevuto risposta. Altri testi emergono dalle discussioni con la famiglia: «Devi dire a tuo fratello che ha una figlia che a dicembre ha compiuto 11 anni e che è arrivato il momento che qualcosa pure a lei la scriva, perché adesso la ragazzina inizia a fare domande sul padre e lui non può continuare a ignorarla come ha sempre fatto, dimenticandosi anche del compleanno della figlia». E il fratello del boss tentava di schivare le domande di quella che allora era solo una bambina: «Si vede che nel posto in cui si trova non può scrivere, non può mandare nulla». E lui, Messina Denaro, si chiedeva: «Perché mia figlia è arrabbiata con me?». 

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA