Matrimoni finti, è boom di riti simbolici in Italia: «Il pezzo di carta non è poi così importante. Così paghiamo meno tasse»

"Nozze simboliche” o anche “all’americana”. Si risparmia, ma l'unione non ha effetto. E c'è anche chi ingaggia un finto sindaco o un finto prete

Domenica 23 Aprile 2023 di Valentina Panetta
Matrimoni finti, è boom di riti simbolici in Italia: «Il pezzo di carta non è poi così importante. Così paghiamo meno tasse»

«Noi tutti vi dichiariamo uniti per la vita». Tra le lacrime del pubblico, la battuta finale del copione dell’attore chiude la performance. I due protagonisti e i sei testimoni si avviano verso la firma della pergamena-ricordo, già confezionata in pendant con il salotto degli sposi. Non siamo a teatro e nemmeno a un matrimonio, per lo meno non a uno vero. Quello descritto è un matrimonio simbolico. Una cerimonia laica, senza valore legale, proprio come quella che nel marzo 2022 sancì la non-unione tra Silvio Berlusconi e la sua non-sposa Marta Fascina.

E, come il Cavaliere, sono sempre di più gli italiani che scelgono di sposarsi per finta. 


Era il 2018 quando per la prima volta nella storia, i matrimoni con rito civile superarono quelli con rito religioso fino ad arrivare a rappresentare secondo gli ultimi Istat il 54,1% del totale delle unioni. Da allora il costante calo della scelta religiosa, che nel 2021 ha registrato ancora un -5,1% rispetto al periodo pre-pandemico, ha aperto alla ricerca di un nuovo tipo di liturgia laica in grado di rispondere alle nuove esigenze degli sposi e priva di vincoli burocratici. «Nel 2022 abbiamo registrato un incremento del 330% di richieste di matrimoni simbolici rispetto al 2019 - spiega Liana Moca, presidente Federcelebranti, la più grande rete di celebranti professionisti in Italia - Le richieste sono troppe e spesso ci troviamo costretti a dover rifiutare delle celebrazioni». 

 


Nella maggior parte dei casi simbolici parenti e amici «sono convinti di trovarsi di fronte a un matrimonio civile e non devono sapere nulla di diverso», chiarisce la wedding planner Elisa Orsetti. 

Matrimonio simbolico, le motivazioni

C’è chi lo fa per festeggiare un amore in attesa del divorzio e chi perché in gravidanza preferisce rimandare la festa. Per i più la scelta è estetica. Le fredde sale comunali sono spesso poco apprezzate dagli sposi così come la rapidità con il quale viene consumato il rito.

«I miei clienti scelgono sempre più di separare la cerimonia della vera unione civile, che eppure si svolge nella maggior parte dei casi, ma in un momento diverso», dice Liana Moca. Ricorrere al rito comunale in location fuori dal municipio, per pigrizia amministrativa nel trasferimento dei registri matrimoniali o vincoli di data, non è sempre possibile. Per non parlare dei prezzi elevati dettati dalle amministrazioni, si va dai 1.400 euro richiesti dal Campidoglio ai non residenti per celebrare nel week-end sulla spiaggia di Ostia, fino ai 6.300 richiesti a Firenze per un rito lampo nel maestoso Salone de’ Cinquecento. A questo si aggiungono le difficoltà burocratiche incontrate dagli sposi stranieri che scelgono le nozze nel Bel Paese. A loro basterà imbattersi nel sito del Comune che ha moduli scritti solo in italiano per indirizzarsi verso altri lidi. 

 
La lettura delle promesse durante il matrimonio simbolico

Il giro di affari


«I riti simbolici - fa sapere Federmep, associazione che riunisce lavoratori e aziende del settore costituiscono i due terzi delle celebrazioni straniere totali per un giro di affari di circa 300 milioni di euro all’anno». Per non parlare dell’enorme indotto collaterale in termini di ospitalità. In molti optano così per location suggestive non ufficialmente autorizzate dai municipi e ingaggiano un celebrante professionista, incaricato di scrivere un vero e proprio copione. I prezzi per il suo lavoro si aggirano intorno ai 500 euro. 
Circle, agenzia con sede a Roma che opera sul territorio nazionale offre ai suoi clienti un pacchetto con il «verosimile delegato del sindaco» con tanto di fascia con loghi ricamati che riproducono quelli ufficiali.

Il finto prete

Per chi non può ripetere il rito religioso in seconde nozze è possibile anche ingaggiare un attore finto-prete. «Una performance come avviene in una fiction che non contempla la comunione», chiariscono dall’agenzia. Mentre è garantita «l’assoluta veridicità del messale, dei ceri, degli inginocchiatoi e di tutti gli accessori pseudo sacri». Uno dei momenti preferiti dagli sposi è quando il celebrante lega le loro mani con un nastrino, simbolo dell’unione delle loro anime. «Vuoi tu prendere il qui presente come tuo complice?», «Lo voglio». Il complice può baciare la complice. 
 

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 12:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA