Covid bollettino Veneto, ancora alto il numero dei morti. Luca Zaia: «Problemi con le forniture Pfizer»

Martedì 19 Gennaio 2021
Veneto, ancora alto il numero dei morti. Luca Zaia: «Problemi con le forniture Pfizer»

Resta anche oggi sotto quota 1.000 l'aumento dei contagi Covid in Veneto, esattamente + 957 nelle ultime 24 ore, ma è ancora molto alto il numero dei decessi, 162 in più di ieri. Lo riferisce il bollettino della Regione illustrato dal presidente Luca Zaia.  Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia fa superare al Veneto la quota simbolica dei 300.000 (300.127), mentre quello dei morti arriva a a 8.187.

Prosegue la discesa dei ricoverati negli ospedali: ad oggi sono 2.603 (-58) i pazienti Covid nei reparti non critici, e 339 (-15) quelli nelle terapie intensive.

«In Veneto la curva dell'epidemia di Covid continua a decrescere. Speriamo continui questo trend. Ad oggi siamo a 339 terapie intensive occupate da malati Covid e siamo così' scesi sotto il valore massimo, che il 31 marzo scorso era di 356 pazienti in terapia intensiva». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. «La situazione degli ospedali è ancora pesante se continua o con questo bel lavoro di attenzione come cittadini è ragionevole pensare che se ne possa uscire, anche grazie, soprattutto alle vaccinazioni».

Zaia comunque non ha nascosto che «ad oggi la ricaduta economica è disastrosa, non possiamo andare avanti, come ho sempre detto, con questa modalità delle restrizioni e delle ordinanze».

Le forniture di vaccino

Anche il Veneto, come il Lazio, denuncia problemi organizzativi causati dal ritardo delle forniture Pfizer.

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«Con i tagli alle forniture siamo in difficolta con i richiami dei vaccini, ma calcolatrice alla mano dovremmo farcela». Lo ha sottolineato il il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel punto stampa. «La mia proposta, dati i ritardi nelle consegne previste, è che le seconde dosi del vaccino siano intanto garantite dal magazzino nazionale».

«Questa sera - ha annunciato Zaia - avremo una riunione con il Governo sui vaccini. Io capisco che un'azienda può avere dei problemi. ma vogliamo capire se siamo stati gli unici penalizzati». «Per un principio dì mutualità solidaristica bisognerà garantire a tutte le Regioni di poter fare le seconde dosi», ha sottolineato.

«Se Pfeizer volesse fare qualcosa in Veneto, noi ci siamo. Anche con la finanziaria regionale». È un invito alla casa farmaceutica che il presidente del Veneto, Luca Zaia ha fatto nella conferenza stampa quotidiana sulla situazione Covid. «Se serve produrre un vaccino - ha aggiunto - siamo qua»- «Pfeizer - ha osservato - ha sempre cercato in questo periodo delle realtà per produrre e immagino che i nostri imprenditori siamo pronti». Poi «se possiamo comprarceli autonomamente siamo qua», ha concluso Zaia ricordando tra l'altro di non essersi «ancora vaccinato. Sto attendendo il mio turno».

Sulla scuola

«Stamattina ho firmato il mandato dagli avvocati della Regione per presentare una memoria al Tar sul ricorso presentato dai genitori contro la chiusura delle scuole. Le nostre argomentazioni non sono politiche ma suffragate da parere scientifico sulla base dei criteri di sanità pubblica». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera. Zaia ha tenuto a ribadire che «la decisione di procrastinare l'apertura degli istituti superiori è stata dettata proprio dal fatto che non è prudenziale aprirle e lo dimostra il fatto che ovunque, nel mondo, la riapertura ha coinciso con picchi di nuovi contagi. Sul fronte dei trasporti, invece, la regione è pronta».

«Entro stasera, domani al massimo arriverà la decisione del Tar - ha proseguito Zaia - spero che questo ricorso venga valutato dal giudice a livello approfondito». Se il Tar si esprimesse a favore degli studenti per la riapertura Zaia, dal canto suo ha detto che «leggeremo bene il dispositivo e poi decideremo se ricorrere, ma prima dobbiamo vedere bene cosa deciderà il Tar». Il governatore del Veneto ha quindi ricordato che «ieri sera abbiamo avuto una riunione tra governatori sul tema della scuola e io resto convinto che il parere del Cts è stato chiesto dal ministro della salute Speranza. Quindi il nostro interlocutore è il ministro e non il Cts, e dovrà notificarci ufficialmente le sue eventuali decisioni».

Ultimo aggiornamento: 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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