Luca Campana denuncia Pozzolo: «Ho aspettato? Lui è un politico, io un operaio»

L'elettricista è rimasto ferito da un proiettile esploso dalla pistola del parlamentare

Giovedì 4 Gennaio 2024 di Valeria Di Corrado
Luca Campana querela Emanuele Pozzolo: «Ha mentito, non sono stato io a sparare»

 Ha precisato che la mini-pistola da cui è partito il colpo, che l’ha ferito a una coscia, la teneva in mano il deputato di FdI Emanuele Pozzolo, mentre la stava mostrando a un gruppetto di tre o quattro presenti al veglione di San Silvestro organizzato nei locali della Pro Loco di Rosazza, suggestivo paesino dell’Alta Valle Cervo. Ieri Luca Campana - dopo essere stato convocato dalla Procura di Biella come persona informata sui fatti - ha ripercorso nei minimi dettagli quello che è accaduto la notte di Capodanno, rispondendo per circa tre ore e mezzo alle domande del pm, e contestualmente ha presentato querela nei confronti del parlamentare, già indagato per lesioni colpose, esplosione pericolosa e omessa custodia di arma.

L’elettricista di 31 anni, vittima dell’incidente, ha spiegato a “Corriere Tv” il motivo per cui ha aspettato quattro giorni prima di querelare Pozzolo: «Io sono un semplice operaio e lui è un politico». Secondo il suo legale, l’avvocato Marco Romanello, la ragione è un’altra: «Il mio assistito è stato operato con un intervento di microchirurgia e, dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Ponderano, ha preferito aspettare che io tornassi dalle vacanze in montagna. Nel frattempo gli è arrivata la convocazione dalla Procura».

«SONO ARRABBIATO»

Dai primi accertamenti sembra che la traiettoria del proiettile sia stata più o meno parallela al terreno. «Sono ancora incredulo per quello che è capitato. Se in quel momento fosse passato uno dei bambini presenti alla festa - ha precisato Campana - sarebbe stata una tragedia. C’erano anche i miei figli, ma in quel momento si trovavano in un’altra stanza». «Sono arrabbiato per quel che si è detto finora. Capisco che è stato un fatto accidentale: mi basta che ci si prendano le proprie responsabilità», ha aggiunto l’elettricista. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è indirizzato proprio al deputato di FdI, che ha detto agli investigatori di non «essere stato lui a sparare», aggiungendo: «Forse si è ferito da solo, mentre prendeva l’arma che era caduta a terra». Ma il 31enne ha chiarito di non aver mai toccato la North american arms LR22, regolarmente detenuta da Pozzolo. «Quando ho sentito di essere stato colpito a una gamba - ha raccontato - pensavo che fosse un proiettile tipo quelli del paintball. Mi sono spostato in un’altra stanza per verificare e quando ho visto il buco sono stato male. Da quando mi hanno estratto il proiettile ho un crampo continuo al muscolo. Mi hanno detto i medici che in 10 giorni dovrei tornare a posto».

 

IL CAPO SCORTA DI DELMASTRO

È stato ascoltato ieri in procura a Biella, sempre come persona informata sui fatti, anche il capo scorta del sottosegretario Andrea Delmastro. «Sono un poliziotto e parlo con i magistrati», ha commentato lasciando il palazzo di giustizia il sostituto commissario della penitenziaria; che avrebbe confermato al pm il racconto di Campana, suo genero. Al momento dello sparo Delmastro si trovava fuori dal locale e non ha assistito alla scena (la sorella è la sindaca di Rosazza). L’inchiesta, in attesa dello Stub analizzato dai Ris di Parma, verte sulle testimonianze dei partecipanti alla festa che paiono convergere: era il deputato di FdI a tenere sul palmo la mini-pistola, una calibro 22 di dieci centimetri di lunghezza e 130 grammi di peso. «Non l’ha puntata contro nessuno, l’aveva in mano e probabilmente è partito il colpo - ha riferito uno dei presenti - Questa persona peraltro non era nemmeno invitata alla festa, è passata di lì giusto per fare gli auguri». 

Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA