Austria, da domani lockdown per i non vaccinati. Ecco perché in Italia (per ora) è escluso

La pandemia qui è molto meno grave che oltralpe e i nostri ospedali hanno solo il 4% di letti di terapia intensiva occupati

Domenica 7 Novembre 2021 di Diodato Pirone
Austria, da domani lockdown per i non vaccinati. Ecco perché in Italia (per ora) è escluso

In Austria in una settimana i contagi da Covid 19 sono aumentati del 60% superando la quota di 9.000 casi giornalieri su una popolazione inferiore ai 9 milioni di abitanti. Per avere un termine di paragone in Italia su 59 milioni di persone i casi sono inferiori ai 7.000 al giorno.

Il governo di Vienna è stato costretto a prendere misure drastiche che partiranno domani 8 novembre. In sintesi dll'9 novembre i non vaccinati non solo non potranno più sciare ma non potranno più entrare nemmeno in un bar e in un ristorante (nemmeno se all’aperto), in cinema, teatri, parrucchieri e saloni di bellezza, non potranno più soggiornare negli alberghi, e neppure partecipare ad eventi di qualsiasi genere con più di 25 persone o usare gli impianti sciistici di risalita.

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I vaccini in Austria e le nuove regole

Le misure hanno fatto impennare le vaccinazioni austriache. Ieri a Salisburgo, seconda città del Paese, sono state effettuate 1.400 somministrazioni contro le appena 2.000 dell'intera settimana precedente. L’Austria del resto è uno dei paesi dell’Europa occidentale con il più basso tasso di vaccinazione, intorno al 64 per cento della popolazione contro il 76% dell'Italia e il 79% della Spagna.

Tra le altre nuove regole annunciate da Vienna c’è l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 in alcuni luoghi pubblici (biblioteche, musei, negozi, centri commerciali, metropolitane e autobus) e un accorciamento della durata del Green Pass, la cui validità passerà a nove mesi con l’intento di convincere più persone a fare la terza dose di vaccino. E' infine confermato il Green pass obbligatorio per andare a lavorare.

In Italia è una soluzione? 

La soluzione austriaca è adottabile in Italia? La risposta degli addetti ai lavori è chiara: no, almeno per ora. Intanto perché la pandemia in Italia è molto meno grave che in Austria e i nostri ospedali hanno solo il 4% di letti di terapia intensiva occupati. Poi perché la percentuale di vaccinati da noi è relativamente alta e l'Italia ha adottato da tempo una politica severa sul Green pass al contrario dei paesi del Nord Europa che lo stanno "scoprendo" solo nelle ultime settimane. È chiaro che se la circolazione del virus dovesse cambiare velocità anche in Italia le cose potrebbero cambiare.

 

Locatelli (Cts) esclude la possibilità in Italia

La praticabilità di un lockdown per i non vaccinati «sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali penso sia alquanto problematica quindi non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese. Quegli elementi non rendono la misura considerabile», ha detto oggi il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, rispondendo a una domanda ospite della trasmissione di Lucia Annunziata su Rai3, Mezz'ora in più.

Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA