Le Iene, il ginecologo barese che "curava" il cancro con il sesso e l'assurda difesa: «Trattamento che dà risultati»

Mercoledì 24 Novembre 2021
Le Iene, il ginecologo barese che "curava" il cancro con il sesso e l'assurda difesa: «Trattamento che dà risultati»
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«Bonificava» (come lui stesso diceva) le sue pazienti dal papilloma virus con una tecnica alquanto particolare: sesso per guarirle dal cancro. E a comprovare questo "trattamento", portato avanti per anni dal ginecologo barese Giovanni Miniello, ci sono decine di donne, alcune delle quali hanno avuto rapporti intimi con lui. Dopo l'inchiesta della tasmissione tv "Le Iene" che ha portato alla luce questo scandalo, il professore Miniello, conosciuto in tutta Italia anche per i suoi libri ha deciso di dimettersi dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari e ha chiesto formalmente la cancellazione dall'albo. Lo comunica tramite il proprio difensore, l'avvocato Roberto Eustachio Sisto. Sulla vicenda l'Ordine dei medici ha aperto un procedimento disciplinare e anche la Procura ha aperto un fascicolo che contiene già alcune denunce di ex pazienti del dottore.

Le richieste del medico

Secondo quanto avrebbe raccontato il medico alle donne, attraverso un rapporto sessuale, era in grado di curarle dal cancro. Tutto è iniziato in seguito ad un servizio della trasmissione di «Italia 1», cominciata con la testimonianza di una giovane donna che ha scelto di denunciare pubblicamente la condotta del medico. Una normale visita ginecologica sarebbe diventata una proposta a luci rosse e l'atto sessuale con il medico sarebbe stato - a detta del luminare della ginecologia- l'unica cura valida contro il papilloma virus, che, aggravandosi, sarebbe diventato un tumore. In base alle testimonianze che avrebbe raccolto la trasmissione tv, il medico avrebbe «prescritto» alle sue pazienti rapporti sessuali con lui che, essendo uno dei pochi vaccinati contro l'Hpv, le avrebbe «bonificate» come prevenzione per il tumore all'utero. 

Le testimonianze

Ieri, nella seconda puntata dell'inchiesta, le Iene sono andate avanti a smascherare il ginecologo. Come riportato in una nota dalla redazione del programma, sarebbero arrivate decine di segnalazioni in redazione e dai nuovi racconti delle donne, sembrerebbe che non soltanto il medico avrebbe tradito il rapporto di fiducia con le sue pazienti ma, in qualche caso, si sarebbe spinto oltre, cercando di circuirne alcune. «Mi sono sentita nuda anche se perfettamente vestita. Ha privato la mia dignità di donna», ha raccontato una di loro, descrivendo quello che sembrava ormai un mantra: «Potevo guarire solo grazie alla sua bonifica». Molte pazienti hanno parlato di una “tecnica rodata, affinata negli anni, dove tutti sapevano e nessuno ha fatto niente”.

Qualcuna avrebbe addirittura ceduto ai "consigli" e consumato con il ginecologo rapporti sessuali. "Ha iniziato a stalkerarmi - ha confermato una di queste -, mi telefonava sempre, e presa dalla paura ho ceduto". E ancora: "Io dissi: non so se ce la faccio, sono spostata, mi sento male. Piansi qual giorno, fu come una violenza. Non lo volevo fare ma lui mi diceva che solo così sarei guarita". Il medico, non contento, l'avrebbe anche rimproverata di essere poco passionale. Proprio come disse, telefonicamente, alla complice della trasmissione: "L'importante è che non stia come la vittima sull'ara sacrificale".

La difesa del ginecologo

Ma il dottor Miniello continua a difendere il suo modus operandi: «Io che ho curato con successo e da oltre 40 anni centinaia di donne, che ho fatto nascere centinaia di loro figli, ho solo proposto una alternativa di trattamento che ha dato dei risultati e che comunque è sempre stata assistita da assoluta libertà di scelta». Così il ginecologo ha giustificato la sua «tecnica» terapeutica che prevedeva rapporti sessuali con lui per curare alcune pazienti affette da papilloma virus. «Essere accomunato a chi usa violenza sulle donne, alla cui salute ho dedicato la mia vita, è stato davvero troppo e non mi consente scelte diverse» dice, motivando la sua scelta di chiedere la cancellazione dall'albo professionale dei medici. «Ho dato così esecuzione - dice Miniello - alla sentenza mediatica emessa nei miei confronti da alcuni attori, senza possibilità né di difesa, né di appello. L'ho fatto per restituire un pò di tranquillità alla mia famiglia, alle mie figlie e, da ultimo, anche a me stesso». Per Miniello quel «servizio televisivo delle Iene si è trasformato in una vera e propria caccia all'uomo. Quello stesso uomo che da giorni è costretto a proteggersi a causa delle telecamere in agguato per strada, pronte a distruggere, senza alcuna remora, vite, famiglie, immagine». «Esco. in silenzio, di scena. Nella speranza - conclude - che il sipario di questa terribile gogna mediatica si chiu

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 13:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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