Chi è Laura Bassi, l'italiana che dà il nome alla nave dei record: è stata la prima donna a diventare professore universitario

Martedì 31 Gennaio 2023 di Alessandra Spinelli
Chi è Laura Bassi, l'italiana che dà il nome alla nave dei record: è stata la prima donna a diventare professore universitario

Ha infranto un vero e proprio record arrivando nell'Antartide inesplorato, toccando il punto più a Sud dell'immenso continente ghiacciato: l'impresa è riuscita alla nave rompighiaccio "Laura Bassi ". E non poteva essere altrimenti, giacchè splendida questa nave dell'Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale, approvata nella Baia delle Balene nel Mare di Ross, porta il nome di una donna da record. Laura Bassi infatti è la prima italiana ad aver ottenuto una cattedra universitaria.

Donna straordinaria dell'età dei Lumi , nacque nella Bologna dello Stato Pontificio nel 1711 da una famiglia colta e intellettuale aveva dentro di sé una forte sete di conoscenza basti pensareche non ancora ventenne il 17 aprile del 1732, nel Palazzo Pubblico di Bologna sostenne la disputa De universa re philosophica davanti a un pubblico di letterati, professori e religiosi, rispondendo alle domande di cinque dotti. Il suo argomentare fu talmente articolato ed eloquente da suscitare l'ammirazione di un vasto auditorio di eminenti studiosi. Così il 12 maggio di quello stesso anno le fu conferita non solo la laurea in filosofia ma anche la cattedra universitaria con uno stipendio di 500 lire: per dire, tra i molti suoi estimatori c'era il cardinale Lambertini , divenuto Papa nel 1740 col nome di Benedetto XIV,  che protesse sempre la sua carriera e la volle nell'Accademia pontificia.

(Miniatura,  Leonardo Sconzani, Laura Maria Catharina Bassi civis Bononiensis in Aula Publici Palatij Philosophicas Tesi exponit et summo cum plauso egregie defendit, 17 aprile 1732 Archivio di Stato di Bologna, Anziani Consoli, Insignia, vol. XIII, c. 94a Sono riconoscibili sulla destra Laura Bassi in abito azzurro e - le due dame sedute - Maria Bergonzi contessa Ranuzzi e la marchesa Elisabetta Maria Ercolani Ratta.Sulla sinistra sono raffigurati il ​​cardinale legato Girolamo Grimaldi e l'arcivescovo Prospero Lambertini)

 Tutto bene? Non proprio.  Causa sexus, all'università poté insegnare solo in speciali occasioni, su permesso dei superiori: in ogni modo tenne la sua prima lezione il 17 dicembre del 1732 nel celebre teatro anatomico dell'Archiginnasio di Bologna, dove,dal 1734 fu invitata a partecipare all 'annuale cerimonia dell'Anatomia Pubblica.

Quattro anni più tardi si sposò con il medico Giuseppe Veratti, lettore di fisica nell'università, scelto anche perché le aveva promesso che non avrebbe ostacolato i suoi studi. Dalla coppia nacquero otto figli, di cui solo cinque sopravvissuti. Nel 1749 avviò con grande successo corsi di Fisica sperimentale proprio con il marito e in casa propria. Dal momento che a Bologna era l'unico corso sulla disciplina, il Senato accademico ne riconobbe l'utilità pubblica e assegnò a Laura Bassi uno stipendio di 1000 lire, uno dei più alti dell'università felsinea. Lei seguace delle teorie newtoniane e non aristoteliche, cercò di applicarle in molteplici campi di ricerca, in particolare alla fisica elettrica. Era inoltre in stretto contatto con Voltaire, Giovanni Battista Beccaria, l'abate Jean Antoine Nollet, Felice Fontana e Alessandro Volta, e fu insegnante di Lazzaro Spallanzani, che le era cugino.  Grazie alla stima che si era procurata con le sue ricerche e la sua attività didattica, riuscì a farsi assegnare, nel 1776, la cattedra di professore di fisica sperimentale nell'Istituto delle Scienze, e questa volta, finalmente, senza alcuna nullità dovuta al sesso .  

(Antonio Lazari Medaglia di Laura Bassi Argento e metallo argentato, 69 mm Museo Civico Archeologico di Bologna, Collezioni numismatiche, inv. 281 e BCABo, fondo speciale Laura Bassi e famiglia Veratti, 6.9 La medaglia per Laura Bassi fu realizzata nel 1732 dal modenese Antonio Lazari, incisore presso la zecca di Bologna, in occasione della sua laurea e della prima lezione di Filosofia).

 Laura Bassi fu in grado di utilizzare il calcolo differenziale per lo studio del moto di sistemi a più corpi, problema piuttosto complesso. Altri importanti contributi riguardarono il moto dei fluidi e l'elettricità. In particolare, alcuni suoi esperimenti evidenziarono la necessità di inserire ulteriori parametri esplicativi per rendere più generale l'applicabilità della legge di Boyle. Congetturò altresì l'esistenza d'una relazione diretta tra il campo elettrico e il campo magnetico, avvalendosi in ciò di studi teorici. Scoprì le proprietà elettriche del vetro e quelle della polvere da sparo.  Tenne una fitta corrispondenza con alcuni tra i più importanti scienziati dell’epoca, come ad esempio con il giovane Alessandro Volta il che documenta una solida vitalità e una significativa partecipazione al dibattito scientifico dell’epoca.

Si spense il 20 febbraio 1778 e fu sepolta nella chiesa del Corpus Domini.

Nel 1891, una Dichiarazione Ministeriale (conseguente a Regio Decreto), intitolò la Scuola Normale Superiore Femminile di Bologna a Laura Bassi, prima donna laureata nello Studio bolognese, eminente figura di scienziata e di intellettuale dell’Europa dei Lumi.  A lei sono dedicati anche un cratere sul pianeta Venere,e un asteroide della fascia principale del sistema solare scoperto nel 1991 (15742 Laurabassi) e la rompighiaccio dei record.

La decisione la spiega Maria Cristina Pedicchio, presidente dell'Istituto Nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale: «D 'intesa con il MIUR e su suggerimenti dellll'allora capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca Giuseppe Valditara, abbiamo deciso di intitolarla a Laura Bassi, in onore della scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria »  .

E poi si sa, secondo il galateo nautico le navi militari hanno nome di uomini, ma quelle da viaggio, sia per diletto e per mercato, quelle che aprono nuove rotte e nuovi sogni, hanno sempre nomi di donne. 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 21:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA