Giorgio Gigliotti, "Islamitudine": la prima trilogia di racconti sul mondo islamico scritta da un autore occidentale

Una finestra che si affaccia sull’altra riva del mar Mediterraneo, un plusvalore trasformato in prodotto letterario

Martedì 15 Novembre 2022
Giorgio Gigliotti, "Islamitudine": la prima trilogia di racconti sul mondo islamico scritta da un autore occidentale

Avventure nel deserto, ritratti storici, rivoluzioni epiche, avventure mistiche, guerre coloniali, omicidi, sesso, scandali, misteri, spaccati di vita quotidiana ironici e drammatici.

Le vicissitudini politiche che hanno segnato le società mediorientali, così dettagliatamente riportate, sono rivelate attraverso escamotage narrativi che trasformano la loro essenza saggistica in valore letterario. Dalle contraddizioni delle sue città caotiche all’ascetico silenzio del deserto. Sullo sfondo la totale commistione tra oriente ed occidente. Corpo e anima, la loro estrema essenza, in un intricato dedalo di vite. La critica ha lodato l’opera di Gigliotti fino a definirla “Le nuove Mille e una Notte”. Una scrittura a volte cruda ma poetica e cinematografica. Un imperdibile lavoro che non risparmia la dolorosa analisi di quel mondo ma che al tempo stesso rivela la passione per una cultura complessa e ancora sconosciuta.

Giorgio Gigliotti, giornalista, scrittore, attivo nella Cooperazione internazionale ha un’esperienza nel settore di quasi 40 anni, tra studio, pubblicazioni e viaggi. Ha vissuto a lungo in Africa del Nord. Una passione che è diventata il suo lavoro e viceversa. “Hotel Allah” (2008), corpo e anima, la loro estrema essenza, in un intricato dedalo di vite. “Pane e Allah” (2019), una nuova sintesi sociale e culturale dopo le rivoluzioni arabe. “Polvere di Allah” (2022), la commistione tra oriente ed occidente arriva al proprio culmine.

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HOTEL ALLAH

A 14 anni di distanza dalla prima edizione (3 ristampe), ritorna Hotel Allah. Una manciata di racconti di ambientazione e vissuto arabo. La vita di una giovane donna che cerca la propria liberazione attraverso la prostituzione a Marrakech, il massacro di una famiglia nella brutale Algeria degli anni ‘90, la ricerca di un amore vero o illusorio di un pensionato a Tunisi, gli ultimi giorni del califfato ottomano, le peripezie amorose di un’operaia in una fabbrica di datteri, l’ambigua relazione sessuale di un francese, il rapporto devastante tra padre e figlio consumato nella sudditanza delle tradizioni, e ancora racconti soprannaturali, tragici, ironici, divertenti per finire in un breve romanzo ambientato nel deserto, un viaggio metaforico dello spirito. Raro caso, nella letteratura europea, di uno scrittore occidentale che ha vissuto nei paesi islamici e ha dedicato la sua vita e il suo lavoro allo studio di oriente e dintorni. Tra veli e harem, minareti e deserto, sogno e realtà, misteri e omicidi, con una scrittura che passa dal poetico al cinematografico, dal giallo all’intimismo, si racconta un mondo sconosciuto e affascinante. Non mancano critiche stringenti agli “assolutismi”, ma l’amore per questa cultura complessa, vince con trascinanti e rapinose parole.

PANE E ALLAH

Dopo le primavere arabe, continua il racconto del mondo islamico. Un affresco, un’opera letteraria dal valore universale che, aldilà delle tematiche affrontate, contiene un importante plusvalore, far conoscere una realtà di cui si parla tanto ma di cui poco si conosce, se non stereotipi dovuti a un’informazione colpevole o mediocre. 12 novelle, l’ultima un breve romanzo, ambientati nel mondo islamico. Storia, politica, vita quotidiana e misticismo si dipanano in un libro avvincente che prosegue la saga del primo lavoro dell’autore, Hotel Allah, tanto elogiato dalla critica. Un ex giornalista vessato dal regime trova la forza di manifestare contro il dittatore che sta per essere abbattuto per rimanere deluso nuovamente, un giovane sconvolto da un incubo notturno decide di intraprendere un viaggio nel deserto incontrando personaggi misteriosi, una donna si ritrova a letto con un uomo mentre il marito rientra a casa, un ragazzo napoletano parte per combattere con l’Isis, un maestro sufi incontra un vecchio allievo e discute dei massimi sistemi, la giornata melodrammatica di un giovane arabo alle prese con tradizioni e stereotipi, una bomba scoppia a Gaza City, una zia terrorizza i nipoti all’ombra di un palmeto, un ragazzino fa la guida nella sua città tra prostituzione e cinismo, un professore si racconta tra ipocrisie e simulazioni che all’improvviso vengono svelate, fino alla storia scandalosa di un giovanissimo emigrato a Roma, la sua emancipazione attraverso una storia d’amore controversa e il faticoso ritorno a casa.

POLVERE DI ALLAH

Si chiude la trilogia di racconti sul mondo islamico mediterraneo. L’odissea di un immigrato marocchino, la vita avventurosa della più grande cantante araba egiziana, le peripezie di un giovane omosessuale in Tunisia, il ritorno inaspettato sulla Terra dell’eroe di De Saint Exupéry, un viaggio metaforico e poetico, la storia del trentennio pre e post coloniale riportata attraverso un espediente narrativo, e ancora momenti di vita quotidiana, ironici, divertenti, drammatici e gli ultimi racconti che introducono il lettore nel mondo mistico sufista, e in quello disperato e trasgressivo delle sue grandi metropoli, dalla dipendenza dalle droghe agli eccessi giovanili. Gli 11 racconti contenuti in questo terzo libro, sono un affresco sull’esistenza umana, senza stereotipi e senza banalizzazioni. In quest’ultima opera è ancora più evidente la commistione tra oriente ed occidente, pezzi dei due mondi che a volte si interfacciano e imprevedibilmente si confondono. Racconti che non lesinano un’amara critica del mondo arabo contemporaneo. Ma, al tempo stesso, attraverso queste pagine, l’autore ha modo di dichiarare il proprio amore per una cultura complessa e misteriosa, che abbraccia le contraddizioni delle sue turbolenti città o l’ascetico silenzio del deserto. In sintesi, spirito e materia s‘incontrano e si fondono. Non c’è niente di più umano e in quanto tale universale dei suoi eroici, patetici, perdenti, arroganti, imprevedibili, crudi e folli personaggi. Tra la vita e la morte si svela l’esistenza. Un’avventura di per sé.

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GIORGIO GIGLIOTTI: chi è lo scrittore calabrese

Giorgio Gigliotti è giornalista e scrittore. Nato in Calabria vive e lavora a Roma. Collabora con IlManifesto, Paese Sera e Rinascita, iscrivendosi all’Ordine dei Giornalisti e fonda un’associazione artistica, Art Production, con cui organizza serate e rassegne in locali e teatri romani. Si occupa come attore e regista di teatro-poesia. Primo responsabile culturale del Circolo Mario Mieli, ha ideato le serate cult “Muccassassina”. Di seguito si trasferisce 7 anni in Tunisia. Ritornato in Italia diventa direttore responsabile della testata giornalistica on line Interact Press. Cura lo streaming di varie manifestazioni tra cui Il Festival della Letteratura di Mantova e Enzimi a Roma. Collabora come inviato per Radio 3 Rai nel Maghreb e gira un documentario sull’Algeria post-terrorismo, organizzando incontri di scambio con il progetto Euromed Youth. Scrive 9 monografie sui paesi arabi mediterranei (storia, politica, economia) editi dalla UE e dal Ministeri del Lavoro. Nel 2008 pubblica il primo libro di racconti, Hotel Allah, Edizione Coniglio. Nel 2019 il secondo, Pane e Allah, Edizioni Ponte Sisto. Nel 2022 il terzo, Polvere di Allah, Edizioni Ponte Sisto. Per l’occasione esce il cofanetto Islamitudine, contenente le tre opere con nuova veste grafica. E’ presente in 9 antologie. Nel 2012 ha fondato la onlus “CooPerAzione” di cui è presidente.

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