Paziente dà un pugno a infermiera incinta: lei gli aveva chiesto di indossare la mascherina

Assurda aggressione in ambulatorio a Mira, in provincia di Venezia

Giovedì 1 Dicembre 2022 di Emiliana Costa
Paziente dà un pugno a infermiera incinta: lei gli aveva chiesto di indossare la mascherina

Follia in ambulatorio a Mira (Venezia). Un'infermiera incinta di sei mesi sarebbe stata aggredita da un paziente al quale stava misurando la pressione per avergli chiesto di indossare la mascherina. A riportarlo in un comunicato l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Venezia (Opi). «Il problema della violenza nei confronti degli operatori sanitari è in pericoloso aumento ed è assolutamente inaccettabile. Nel caso della collega che operava medicina di gruppo integrata di Mira, inoltre, l’aggressione è ancora più grave vista la condizione della professionista: incinta di sei mesi». La presidente provinciale dell'Opi Venezia (Opi) Marina Bottacin esprime così la sua vicinanza alla collega aggredita e ai suoi familiari.

Il fatto è accaduto ieri in un ambulatorio a Mira.

Multe ai no vax over 50, a dicembre ecco le sanzioni: maglia nera a Friuli, Calabria e Abruzzo

L'aggressione in ambulatorio

Secondo quanto riportato dal comunicato dell'Opi Venezia, un anziano intorno ai 75 anni è entrato trafelato in ambulatorio chiedendo che qualcuno gli misurasse la pressione. L'uomo - un assistito di uno dei medici di medicina integrata - sarebbe arrivato però fuori dall'orario di ricevimento e per questa ragione sarebbe stato inizialmente fermato. L'infermiera A.M., incinta di sei mesi, sentendo le richieste insistenti del paziente avrebbe deciso di farlo entrare occupandosi direttamente lei del caso. Poi il caos. «Ha semplicemente chiesto al paziente di indossare la mascherina - continua il comunicato - quando glielo ha ripetuto per la seconda volta l’uomo è andato su tutte le furie e le ha tirato un pugno. Lei è riuscita a schivarlo anche se solo in parte. C’erano altre persone in sala d’attesa che hanno sentito l’infermiera urlare e sono intervenute portando fuori l’uomo. Dopo l’aggressione la donna si è recata al pronto soccorso per avere un referto ufficiale. Le sono stati dati 5 giorni di prognosi».

La condanna dei medici

Ferma anche la condanna della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). «La violenza è sempre ingiustificabile. Quando colpisce chi si prende cura degli altri diventa anche intollerabile». Il segretario provinciale di Fimmg Venezia Maurizio Scassola commenta così, con grande amarezza, l'aggressione subita dall'infermiera.

«Viviamo - aggiunge Stefano Rigo, referente di Fimmg Venezia per l’Ulss 3 Serenissima - in uno stato di tensione continua. Sappiamo quante criticità ci sono nelle relazioni con l’utenza, quanti episodi minano ogni giorno il legame medico-paziente e mettono a rischio la serenità del nostro lavoro e di tutto il personale al nostro fianco, che si sacrifica subendo con noi questa aggressività. Questo episodio, poi, è ancora più vile e grave perché colpisce un'infermiera in stato di gravidanza che continuava comunque la propria attività: significa che davvero ormai non c’è più alcun rispetto, neanche per situazioni di primaria importanza come questa».

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA