Incidente Treviso, tragica corsa tra auto: così si è spezzato il sogno di Eralda e Barbara

Centrato un albero dopo un sorpasso. Guidava il fidanzato di una delle vittime

Lunedì 6 Marzo 2023 di Valeria Lipparini e Maria Elena Pattaro
Incidente Treviso, tragica corsa tra auto: così si è spezzato il sogno di Eralda e Barbara

Gli amici gridavano i loro nomi ma dall’auto “abbracciata” al platano usciva solo silenzio. Dentro c’erano due coppie di giovanissimi. Le ragazze sono morte sul colpo: Barbara Brotto, 17 anni, di Oderzo (Treviso) ed Eralda Spahillari, 19enne di Ponte di Piave (Treviso). I loro fidanzati Mikele Tatani, 19enne di Pravisdomini (Pordenone) e Daniel Castelli, 18enne di Motta di Livenza (Treviso) sono ricoverati in condizioni gravissime. A Gorgo al Monticano (Treviso) il sabato sera di festa è finito in tragedia: la Bmw 420 ha sorpassato a velocità folle l’auto di altri quattro amici e ha centrato in pieno un albero a bordo strada.

L’incidente è avvenuto a mezzanotte su un rettilineo che collega Gorgo al Monticano a Motta di Livenza. Al volante della Bmw c’era il 19enne di origini albanesi, accanto a lui la fidanzata Eralda, anche lei originaria dell’Albania. L’altra coppia era seduta dietro. Erano diretti a Oderzo: si erano messi d’accordo con altri quattro amici (tre ragazzi e una ragazza) per trascorrere la serata in un locale. Gli altri viaggiavano su una Polo. Ma durante il tragitto è scattato il sorpasso fatale. Secondo le ricostruzioni la Bmw avrebbe urtato l’altra vettura rompendo lo specchietto sinistro e rigando la fiancata. Poi l’impatto, tremendo. La macchina ha centrato in pieno un grosso platano a bordo strada. Sull’asfalto nessun segno di frenata. Gli amici nella Polo hanno chiamato i soccorsi. I residenti sono corsi in strada e altri automobilisti di passaggio si sono fermati a prestare i primi soccorsi. Il rumore delle sirene non bastavano a coprire quello delle grida strazianti degli amici e dei genitori delle due ragazze, accorsi sul posto: hanno trovato i corpi senza vita delle loro figlie, coperte da un telo bianco. Sulla doppia tragedia stanno indagando ora i carabinieri di Conegliano. Sembra che la Polo, i cui quattro occupanti sono stati interrogati, non fosse sul luogo dello schianto quando sono arrivate le pattuglie. In quegli attimi concitati di panico i ragazzi si sarebbero allontanati, pur avendo allertato i soccorsi. La Procura di Treviso aprirà un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale. Gli inquirenti hanno già disposto gli esami tossicologici. Un elemento da chiarire è se alla base dell’incidente ci fosse una gara di velocità o se si sia trattato di un sorpasso azzardato. Di certo la velocità ha avuto un ruolo cruciale: si stima che la Bmw viaggiasse oltre i 140 chilometri orari. Un altro aspetto da chiarire è se il neopatentato potesse guidare un’auto di quella cilindrata.

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I RITRATTI

Eralda Spahillari aveva solo 19 anni ma già sognava di aprire un centro estetico. Aveva completato uno stage di formazione a Ponte di Piave e lavorava saltuariamente in una pizzeria. «Voleva diventare indipendente e pensava già dove avrebbe potuto aprire il suo centro - ricordano affrante le compagne di scuola - metteva da parte i soldi, e si informava di tutti i locali liberi in zona. Era una tipa davvero tosta, il faro della nostra classe. Sempre rappresentante. Ci difendeva con i professori e metteva pace quando litigavamo tra noi. La seguivamo tutte e le volevamo un gran bene». Barbara Brotto, 17 anni, è l’altra vittima, sui social aveva pubblicato dei disegni sulle insidie dell’alta velocità. Anche lei lavorava in una pizzera, a Riva Monticano. Anche lei voleva rendersi indipendente. E anche lei aveva un sogno. «Voleva costruirsi una vita - dicono le amiche - E pensava di farlo insieme al suo ragazzo, Daniel Castelli, coinvolto anche lui nell’incidente della notte scorsa».

 


 

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA