Una bimba di 7 anni è morta in seguito a un incendio divampato nella cucina di una appartamento a Servigliano, nel Fermano, dove abitava con la famiglia: il padre kosovaro, la madre bulgara e la sorellina di 5 anni.
Ieri sera l'uomo era uscito con un amico ed è arrivato a casa in piena notte quando la situazione era già precipitata, cadendo in uno stato di disperazione per quanto accaduto. L'appartamento, reso anche inagibile dai danni causati da fumo e fiamme, è sotto sequestro in attesa che si completino gli accertamenti dei vigili del fuoco e degli esperti della scientifica dei carabinieri. Sul posto il pm di Fermo Francesca Perlini, oltre ai carabinieri di Montegiorgio, la Croce Azzurra di Santa Vittoria in Matenano, il 118 e i pompieri di Amandola e Fermo intervenuti con due autopompe, un'autoscala e una Campagnola. Il magistrato ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio e disporrà forse una ricognizione cadaverica. Dalle prime risultanze l'incendio sarebbe di natura accidentale, con ogni probabilità partito dalla cucina per un corto circuito, una fuga di gas o un malfunzionamento. La famigliola, con le due bimbe entrambe nate in Italia tra le Marche e l'Abruzzo, si era trasferita lo scorso settembre a Servigliano nell'appartamento, in affitto, posizionato sulla cortina muraria nel centro storico. Ora le attenzioni, in particolare delle istituzioni, si concentreranno sull'assistenza psicologica della madre e soprattutto della piccina sopravvissuta per gli eventuali traumi subiti. Lo conferma il sindaco di Servigliano Marco Rotoni. «Cerchiamo - dice - di essere vicini alla situazione di estremo dolore della famiglia, se poi dovesse essere necessario da parte nostra attivare qualsiasi tipo d'intervento, è evidente che ci siamo». «Siamo stati avvisati dai carabinieri - racconta - e abbiamo cercato di dare una mano in una situazione complicata anche per lo svolgersi rapidamente degli eventi e per il luogo angusto». «È una situazione difficilissima in una comunità piccola e per una famiglia trasferita qui da pochi mesi con figlie piccole», prosegue descrivendo la famiglia vittima del lutto come «discreta che vive con le proprie risorse. Cerchiamo di stare vicini in una situazione di estremo dolore». .
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