Al via da oggi l'estensione dell'obbligo di Green pass anche a bordo dei mezzi per il trasporto di lunga percorrenza. Dal primo settembre infatti entra in vigore il decreto varato dal governo Draghi ad inizio agosto che consente ai soli possessori della certificazione verde l'accesso a treni ad alta velocità (Trenitalia e Italo), Intercity, Intercity Notte, navi e traghetti interregionali (fanno eccezione i collegamenti nello stretto di Messina) e aerei con tratta nazionale (per l’estero il pass era già necessario).
Green pass, da oggi obbligatorio su treni a aerei: controlli solo a bordo
"No Green pass", oggi treni a rischio: 54 stazioni presidiate in tutta Italia
CONTROLLI E SANZIONI
A differenza di quanto accade per navi, aerei e bus dove i controlli vengono svolti al momento dell'imbarco, le verifiche sui treni saranno svolte a bordo. In pratica bisognerà mostrare il Qr code quando, come d'abitudine, il personale di bordo passerà tra i viaggiatori per richiedere il titolo di viaggio. I passeggeri che a quel punto non saranno in grado di mostrare una certificazione verde valida (e quindi attestante l'avvenuta vaccinazione anti-Covid, la guarigione dalla malattia o l'esito negativo di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore) saranno costretti innanzitutto a recarsi in una zona isolata del treno e poi a scendere alla prima fermata disponibile per essere affidati a dei pubblici ufficiali che, verificata l'assenza di Green pass, potranno comminare una multa.
Chi viene trovato senza Green pass dove è obbligatorio per decreto rischia infatti di essere sanzionato da 400 a 1.000 euro. Mentre chi falsifica i dati (ad esempio la data di effettuazione del tampone, oppure quella del certificato di guarigione o peggio presenta il pass di un'altra persona) può andare incontro anche ad una denuncia.
Sanzioni che sono ovviamente valide anche per tutti coloro che non rispetteranno i requisiti necessari a bordo degli altri mezzi di trasporto interessati dal provvedimento.
Da queste misure restano esclusi i gli under 12 e coloro che non hanno potuto vaccinarsi per motivi di salute.
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