Green pass, per studenti sui bus e hotel ci saranno deroghe? Il governo dice no alle Regioni

Martedì 7 Dicembre 2021 di Mauro Evangelisti
Green pass, per studenti sui bus e hotel ci saranno deroghe? Il governo dice no alle Regioni

Green pass, l'applicazione delle nuove regole è appena cominciata e già scatta la corsa alle deroghe. Il primo problema riguarda il trasporto pubblico locale (bus, metro, tram, treni regionali): è richiesta la certificazione verde semplice (quella che si ottiene anche con un semplice tampone) a chi ha più di 12 anni. Alcuni presidenti di Regione chiedono di concedere una deroga agli studenti perché almeno uno su 4 non è vaccinato e dunque deve ricorrere ogni 48 ore al test antigenico. Dicono: quando entrano a scuola non è più necessario il Green pass, perché pretenderlo sul bus? Altra strada è quella di prevedere una durata superiore del Green pass da tampone, magari richiedendone solo uno a settimana.

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Il nodo trasporti pubblici

II problema è che sui mezzi pubblici si mescolano con altre persone di qualsiasi età - è la tesi di Palazzo Chigi - e dunque possono trasmettere il virus a molti più soggetti, anche fragili. Inoltre, se l'obiettivo è aumentare la platea di persone vaccinate l'obbligo di Green pass deve mantenere anche la su funzione di premialita per chi ha aderito alla campagna vaccinale.

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Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha riproposto, parlando a Rainews 24, l'idea del biglietto elettronico per i mezzi pubblici che contenga anche il Green pass. Ha detto: «Stiamo dialogando con tutte le aziende di trasporto perché in futuro possa acquistare un biglietto per il trasporto pubblico solo chi ha il Green pass. Faccio l'esempio del Dolomiti Superski, che è uno skipass molto usato in cui l'utente carica ogni giorno il proprio Green pass e automaticamente lo skipass autorizza solo chi ha il Green pass. Stiamo studiando dei meccanismi, credo ci siano le condizioni per farlo e siamo abbastanza ottimisti che nelle prossime settimane possano iniziare le sperimentazioni».

Anche in altri settori c'è chi vorrebbe che le regole venissero annacquate, come ad esempio negli hotel, dove ora il Green pass semplice è obbligatorio: si temono contraccolpi sul turismo, anche se in realtà i non vaccinati rappresentano una minoranza. E anche la maggioranza di vaccinati prende più volentieri una stanza in un albergo sapendo che tutti gli ospiti hanno la certificazione verde.

 

Dietro la scelta della linea del no alle deroghe c'è soprattutto la ferma volontà del governo di non arrivare a nuove chiusure come invece sono costretti a fare altri Paesi europei vicini. I dati dei contagi sono in chiaroscuro: l'Rt è leggermente  diminuito nell'ultimo report, scendendo a 1,20, ma sono altri i numeri su cui si sta vigilando. Negli ultimi giorni c'è stata una lievissima frenata della corsa dei contagi (continuano a crescere, ma con una percentuale un poco più bassa delle settimane precedenti) ma al contempo è aumentato anche sopra il 3 per cento il tasso di positività dei tamponi, vale a dire i test che risultano positivi sul totale eseguito. Quello è sempre un campanello d'allarme perché potrebbe signicare che il virus circola più intensamente di quanto riusciamo a vedere con i tamponi.

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Gli elementi di prudenza

Altri elementi che inducono il governo ad una estrema prudenza: la situazione dei Paesi confinanti preoccupa, la Francia ha superato quota 50mila casi al giorno, il triplo dell'Italia; l'incremento costante dei ricoveri, sia pure con numeri più bassi dell'anno scorso; l'avanzata della variante Omicron che appare molto più contagiosa, che causa reinfezioni e che già sta crescendo in Europa. Per questo palazzo Chigi - il ministro della Salute, Roberto Speranza, su questa partita resta più defilato per non sopportare da solo il peso di decisioni più impopolari - tiene pronte anche altre scelte più efficaci. Su eventuali chiusure decide tutto il sistema dei colori e, per ora, la situazione è buona, solo due Regioni sono in giallo (con limitazioni poco incisive); altre chiusure sarebbero riservate solo ai non vaccinati. Infine, come già stanno decidendo altri Paesi europei, c'è pronta anche l'arma dell'obbligo vaccinale.

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Ultimo aggiornamento: 20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA