Green Pass, ecco come ottenerlo. Spostamenti e viaggi, le regole del "passaporto" sanitario italiano

Mercoledì 28 Aprile 2021
Green Pass, ecco come ottenerlo. Spostamenti e viaggi, le regole del "passaporto" sanitario italiano

Il ritorno alla normalità è l’obiettivo. In questa fase perciò il progetto di un pass vaccinale “made in Italy”, diverso dalla Green Card europea, è ormai un progetto quasi definito. Il pass servirà a muoversi all’interno del Paese, tra quelle Regioni che hanno colori differenti.

Esibendo lo stesso documento si potrà andare allo stadio, partecipare alle conferenze, ai concerti, a congressi ed eventi fieristici. In tutte quelle occasione pubbliche che ormai, da più di un anno, sono vietate a causa della pandemia poiché considerate acceleratori del contagio. Il progetto mira a riportare il Paese all’epoca pre Covid-19, insomma.  Per quanto concerne la tempistica fonti governative auspicano entro 15 giorni, altre entro un mese, un mese e mezzo al massimo. La regia spetterà molto probabilmente al ministero della Salute.

Green pass, come ottenerlo: necessarie due dosi di vaccino o tampone negativo

La certezza è che per spostarsi o mettere piede su una nave, aereo, treno o partecipare a evento con vasto pubblico, bisognerà essere vaccinati o aver eseguito un tampone entro 48 ore. Perciò il pass si fonderà sull'adempimento di almeno uno di questi due requisiti. Gli unici esonerati sono i bambini molto piccoli che, fino a due anni non ne hanno bisogno.  Il green pass durerà sei mesi, durante i quali sarà possibile circolare liberamente, ovviamente esibendolo qualora venga richiesto. Non si sa ancora come funzionerà la proroga, i tecnici stanno ancora lavorando. Un’ipotesi è di sottoporre i cittadini con pass scaduto a un esame sierologico, cioè un controllo degli anticorpi, come ha proposto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Per chi può esibire solo un tampone, il pass stesso avrà un valore di 48 ore. Per questo l’Europa invita gli stati membri a rendere gratuiti il test, in modo da evitare discriminazioni. 

Il pass vaccinale sarà rilasciato su richiesta dell’interessato dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione. La stessa struttura inserirà la certificazione nel fascicolo sanitario elettronico. Il “green pass”, dopo il tampone, va richiesto direttamente alla struttura dove lo si effettua. Anche una farmacia. Il pass sarà in formato digitale o cartaceo e disponibile in via gratuita. Non si dovrà pagare niente per averlo. Il certificato avrà un codice QR e una firma digitale. 

E anche negli ospedali si ipotizzano percorsi dedicati ai pazienti in possesso di “green pass”, ma anche aree gialle e rosse. Un sistema a semaforo per ripartire in sicurezza per le cure non Covid e come per le riaperture o le chiusure delle regioni arriva la proposta di un sistema “a semaforo” per chi è negativo, per i casi sospetti e per coloro che sono positivi. A lanciare l’idea è stata la Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) che ha stilato un vademecum con le 10 raccomandazioni necessarie per la ripresa in sicurezza dell’assistenza ospedaliera in modo da evitare il propagarsi di focolai all’interno delle strutture. 

Nel caso in cui il certificato venga falsificato o ne venga comunque manomessa la veridicità, le pene possono arrivare fino a sei anni. Si incorrerebbe in un falso, con relative aggravati se fosse commesso da un pubblico ufficiale, con le pene aumentate di un terzo.

Ultimo aggiornamento: 18:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA