L'emergenza arriva dal Gran Paradiso. Siccità invernale e primaverile, con scarsità di piogge da novembre a oggi, e un maggio quasi estivo hanno determinato un'eccezionale carenza di neve sui ghiacciai del Parco Nazionale Gran Paradiso. Lo rileva il team del Corpo di Sorveglianza specializzato nel monitoraggio dei ghiacciai che ha effettuato un monitoraggio sul ghiacciaio del Grand Etrét in Valsavarenche e, in collaborazione con la Società Meteorologica Italiana, su quello del Ciardoney in Valle Soana.
I ghiacciai si sciolgono, è allarme
I dati rilevati con le misurazioni dell'accumulo nevoso segnalano una media di 127 cm, valore più basso in assoluto della serie storica e inferiore di circa il 62% rispetto alla media del periodo 2000-2021 (331 cm), mentre la densità media della neve è di 416 kg/m³, inferiore di circa l'11% rispetto alla media (468 kg/m3). Analogamente, pure l'equivalente in acqua del manto nevoso, 606 mm nell'insieme del ghiacciaio, rappresenta un record negativo, pari a -62% della media 2000-2021 (1587 mm). Situazione analoga sul ghiacciaio Ciardoney, sorvegliato dalla Società Meteorologica Italiana dal 1986 per le variazioni della fronte e dal 1992 per il bilancio di massa con la collaborazione dell'Ente Parco e di Iren Energia. Con incredibile anticipo, parte del ghiacciaio, segnala il team, potrebbe cominciare a 'scoprirsì dalla neve invernale entro la metà di giugno, e anche in questo caso la situazione fa ipotizzare imponenti perdite di massa glaciale durante l'estate, anche se le temperature non fossero particolarmente elevate.