Giulia Lavatura, chi è la donna che si è lanciata dal balcone con la figlia a Ravenna. L'ex allieva: «Una persona sensibile»

La 41enne questa mattina ha preso la figlia di 6 anni e il cane e si è gettata nel vuoto dall'ottavo piano del suo palazzo

Lunedì 8 Gennaio 2024
Giulia Lavatura, chi è la donna che si è lanciata dal balcone con la figlia a Ravenna. L'ex allieva: «Una persona sensibile»

Giulia Lavatura è una persona «estremamente sensibile», disposta ad ascoltare ed aiutare gli altri. A parlare è Giulia Fabbri, un'ex allieva della 41enne che questa mattina ha preso la figlia di 6 anni e il cane e si è gettata nel vuoto dall'ottavo piano del suo palazzo a Ravenna«Avevo bisogno di aiuto e di un docente che andasse al mio passo e seguisse i miei tempi e Giulia è stata una delle poche persone che ha avuto l'attenzione e la sensibilità di capirlo e starmi dietro», ha detto la ragazza che si doveva preparare per l'esame di Scienza delle Costruzioni al politecnico di Milano nel 2020.

Lavatura ha riportato gravi lesioni ma non è in pericolo di vita mentre la figlia e il cane non ce l'hanno fatta. «È stata davvero una bravissima insegnante e con me ha avuto un'enorme pazienza», ricorda l'ex allieva. «Probabilmente le persone molto sensibili sono più fragili in generale - conclude - Spero che non stesse vivendo un brutto periodo».

L'allarme

«Sono troppe le storie di mamme che arrivano a compiere simili gesti, ed è inaccettabile che le donne vengano lasciate sole dopo il parto, senza alcuna assistenza o senza la presenza di figure competenti, preparate ad anticipare simili situazioni. Occorre fornire un supporto emotivo, pratico e psicologico alle donne, non solo nei primi mesi che seguono il delicato evento del parto, ma per i primi anni di vita dei loro figli». Così in una nota Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige - Movimento Italiano Genitori, in merito alla tragedia.

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Il post

Risulta che Lavatura fosse seguita dal centro di salute mentale. La polizia sta ricostruendo la dinamica, sentendo i vicini nello stabile in via Dradi. Intanto sul profilo della donna è comparso un lungo post che sembra essere stato prodromico del folle gesto. «Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi. Mostro di uomo che vuole indebitare me, mio marito e nostra figlia per 600 mila euro. Un bugiardo, che non porta a termine il caricamento di 4 pdf in un mese per un Bonus 110. Tre anni di inadempienze. E dispetti (posiziona un bagno cieco in camera, finestre al posto sbagliato, compra travertino giallo per le finestre spende e spande come fosse casa sua). Un maledetto torturatore e truffatore meschino. Non mi mostra le ricevute, che devo visionare, perché probabilmente sbagliate, non risponde assolutamente ai miei semplici quesiti: sa soltanto urlarmi addosso: 'ho caricato e sto caricando'. Sempre e solo bugie», si legge sui social. Lavatura non è in pericolo di vita. La donna, una volta arrivata all'ospedale Bufalini di Cesena, è stata arrestata per l'omicidio della figlia ed è stata poi sedata. La prognosi iniziale è di 20-25 giorni.

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 07:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA