Alberto Genovese, la difesa: quadro diverso da quello pm. Vittima 18enne: «Io sotto choc»

Giovedì 19 Novembre 2020
Alberto Genovese, la difesa: quadro diverso da quello pm. Vittima 18enne: «Io sotto choc»

«Sono distrutta, confusa, sotto choc. Mai avrei pensato di andare a una festa e poi vivere un incubo del genere». Si confida così con il suo legale la 18enne che lo scorso 10 ottobre, tra le ospiti a un festino a casa di Alberto Genovese, dopo essere stata stordita con un mix di droghe, è stata stuprata dal padrone di casa, ora in cella a San Vittore.

La giovane, che puntava a fare la modella di professione, ora, racconta l'avvocato Luca Procaccini, «sta malissimo».

È ancora una «bambina», con problemi, come capita ai giovanissimi, di tossicodipendenza che lei stessa non ha negato ai magistrati. «Ma dopo il danno enorme che ha subito, è un ulteriore dolore vedersi dipinta come una ragazza leggera - aggiunge - .Sofferenza nella sofferenza è sentirsi dipingere come una che se l'è cercata» come alcuni hanno detto« »Ogni volta che affiorano i ricordi di quella notte - prosegue l'avv. Procaccini - per lei sono solo frustate. Pian piano sta prendendo coscienza di quel che le è capitato e intraprendendo un percorso di cure con psicologi che la seguiranno per rimetterla in carreggiata, per aiutarla a riappropriarsi, per quanto sia possibile, di una vita normale« e superare il trauma »di quella terribile notte«. 

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Una vicenda su cui di nuovo verrà ascoltata dal pm Rosaria Stagnaro e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella che coordinano l'indagine affidata alla Squadra Mobile. È attesa infatti una nuova audizione della 18enne, già sentita un paio di volte, affinché metta ulteriormente a fuoco quel che è accaduto nel lussuoso appartamento, con vista sul Duomo, dell' imprenditore e battezzato 'Terrazza sentimentò . Una nottata che, aveva affermato nell'immediatezza delle violenze, sotto l'effetto della droga, ricordava in modo offuscato e su cui inquirenti e investigatori stanno ancora lavorando. E non è escluso che verrà anche invitata a spiegare se davvero Genovese le aveva detto di essere »innamorato« di lei e di averle offerto un viaggio all'estero, come ha dichiarato in tv Daniele Leali, amico dell'imprenditore. Intanto Genovese, anche oggi ha visto i suoi avvocati, per ricostruire, dal suo punto di vista la vicenda.

Ieri è stato interrogato per oltre 2 ore in Procura e non solo ha raccontato di essere dipendente da qualche anno dalla droga e degli effetti che questo crea su di lui. Non solo ha ripetuto di aver perso il »controllo« e che non voleva fare del male alla ragazza ma che »se ciò è avvenuto era per colpa di quel che aveva preso. L'imprenditore delle start-up ha risposto alle domande dei pm e, oltre a dare la sua versione sulle feste organizzate in un certo ambiente, ha detto di non sapere come la 18enne sia arrivata a casa sua: e che non la conosceva. «Ci sono sfumature da arricchire e approfondire e cercheremo, nei limiti del possibile, di farlo con i magistrati», spiega uno dei suoi legali , l'avvocato Davide Ferrari. Dagli atti finora consultati dalla difesa «emerge un quadro un pò diverso da quello tracciato dalla procura e non così definito come finora ricostruito». Quello di ieri per l'imprenditore è stato solo il primo interrogatorio in un indagine che intende far luce, tra l'altro, anche su altre presunte violenze, su profili di favoreggiamento e complicità , sul giro di droga e, si sospetta, di prostituzione, con un faro acceso sull'agenzia di modelle di cui Genovese detiene una quota.

Ultimo aggiornamento: 20:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA