Gli piscologi non ci stanno a passare come i furbetti del vaccino e le loro associazioni, dall'Ordine nazionale a quelli regionali, contestano fortemente le parole di Mario Draghi, riaffermando l'importanza del loro lavoro soprattutto in epoca Covid. A suscitare la protesta unanime della categoria sono state le frasi del Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di ieri. Draghi aveva infatti citato i «giovani psicologi di 35 anni» tra le persone in fila per ottenere una dose, scavalcando di fatto gli anziani. «Gli psicologi - afferma Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn - hanno un ruolo fondamentale nella pandemia, in ragione di una forte crescita del disagio che questa genera.
Da quelli che lavorano negli ospedali con pazienti oncologici o cronici, a quelli che sono a scuola con i bambini diversamente abili; da quelli che prestano servizio nelle Rsa e negli hospice a quelli che lo fanno nei consultori, nel terzo settore o nelle carceri: gli psicologi, osserva il sindacato, sono «ancora più fondamentali con la pandemia, che ha visto il disagio psicologico dilagare, manifestando picchi di intensità mai conosciuti anche nell'infanzia e nell'adolescenza». Eppure, precisa Fp Cgil Medici, «non si ha traccia di un piano di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale, mentre si accusano i professionisti».
L'ordine delle vaccinazioni è stato deciso dal Governo nessuno #psicologo ha saltato le file. Auspichiamo che dal superamento di questa incomprensione nasca una collaborazione diversa con l'esecutivo.
L'intervista del Presidente #CNOP su @repubblicahttps://t.co/DLdft6kLIP— CNOPsicologi (@CNOPsicologi) April 10, 2021
Gli fa eco il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi. «Nessuno di noi - commenta il presidente David Lazzari - ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie». Quelle parole, prosegue, sono state forse «suggerite da chi ritiene che la Psicologia sia un lusso e non una componente della salute, della prevenzione e della cura». Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico, spiega Lazzari, «sono un popolo al quale sinora il Governo non ha dato risposte».
A sottolineare come gli psicologi siano «operatori sanitari in prima linea» è anche la Fondazione Soleterre, Ong impegnata da inizio pandemia al Policlinico San Matteo di Pavia e che ha creato una Rete per il Supporto Psicologico Covid-19 operativa in 14 regioni. «La nostra presenza - spiega il presidente Damiano Rizzi - è un fattore protettivo per medici e infermieri che rischiano il tracollo psicologico» e «siamo presenti anche nei reparti Covid-19 per dare conforto ai malati e ai parenti dei deceduti».