Aveva la licenza media, ma si spacciava per medico laureato nelle migliori università del mondo. Il finto chirurgo ha operato per un anno in cinque cliniche d’élite a Bucarest, Romania. Ha gestito centinaia di persone senza aver nessuna competenza. Il caso è stato raccontato dal quotidiano romeno “Libertatea”.
È stato trovato dalle infermiere che non sapeva addirittura come indossare i guanti chirurgici. Il truffatore era conosciuto in Romania con il nome di Matthew Mode, 38 anni, chirurgo plastico britannico (così diceva lui) con un curriculum da far invidia a chiunque. Aveva raccontato di aver studiato negli Stati Uniti e lavorato nel Regno Unito, in Spagna, in Italia e ora in Romania. Anche gli attestati ovviamente erano falsi. All’età di 38 anni, si è presentato con una carriera alle spalle di notevole peso, ed è riuscito ad ingannare tutti. Peccato che era tutto finto. Durante un intervento l’equipe si è resa conto che non sapeva come lavarsi bene le mani o addirittura indossare i guanti prima dell’operazione. Da un anno, Matthew Mode operava a Bucarest in quattro cliniche diverse: Euromedical, Prestige, MH Medical Group e Monza. La carriera del chirurgo dei vip a Bucarest è finita nell’ospedale di Monza prima di Natale. Ha fondato una società che possiede diversi ospedali in Italia: Monza Hospital è considerato uno dei più prestigiosi a Bucarest, con 20 milioni di fatturato nel 2018. Proprio in questo ultimo ospedale il finto chirurgo avrebbe dovuto effettuare un intervento di routine per sostituire protesi al seno. Tempo stimato un'ora: ma lui ha impiegato addirittura 4 ore. E questo aveva già evidenziato alcune difficoltà che avevano messo in allarme gli altri medici (quelli veri).
L’eminente "chirurgo britannico", come riportano i quotidiani locali, in realtà è Matteo Politi, un italiano di Venezia. Nel 2010, proprio nel nostro Paese, era riuscito ad ingannare i dirigenti di 6 strutture sanitarie in quattro regioni e ad aprire un centro estetico. Era stato denunciato per esercizio abusivo della professione. Si spacciava per un vero medico quasi omonimo, Luigi Vincenzo Politi, estraneo alla vicenda.