Negli ultimi 4 anni sono diminuiti i femminicidi ma sono cresciuti maltrattamenti e reati di stalking. È quanto emerge - fa sapere il Dipartimento di Pubblica sicurezza - da un'analisi realizzata in occasione della Festa della donna dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale.
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Un trend lievemente crescente quello della violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme. In particolare, nel 2021 si rileva un incremento significativo degli eventi mentre resta sostanzialmente stabile l'efficacia dell'azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che cresce di un punto e si attesta al 61%. Nell'anno appena trascorso sono l'Emilia Romagna, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente, mentre Calabria, Basilicata e Abruzzo evidenziano i valori d'incidenza più bassi. L'esame delle vittime mostra, anche in questo caso, che quelle di genere femminile continuano a risultare predominanti, con il 92%; di queste il 71% sono maggiorenni e il 77% di nazionalità italiana.
Nel caso dei maltrattamenti contro familiari e conviventi si rileva un trend crescente del numero di reati commessi. Anche per questa fattispecie la relativa azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita dell'efficacia fino al valore più basso nel 2020 (71% di reati scoperti tra quelli commessi nello stesso anno), nel 2021 evidenzia un'inversione di tendenza, con un incremento della percentuale dei delitti scoperti che si attesta al 76%. Nel 2021 la Sicilia, la Campania e il Lazio risultano le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente. La Valle d'Aosta, il Molise e la Liguria, sono, invece, quelle in cui tale incidenza è più bassa. Nel 2021 continuano, in linea con il passato, a risultare predominanti le vittime di genere femminile, che si attestano all'82%. Il 97% delle stesse sono maggiorenni, mentre il 76% è di nazionalità italiana.