Ferrari Fake, così i falsari costruivano auto di lusso contraffatte

Venerdì 5 Novembre 2021 di Giuseppe Scarpa
Ferrari Fake, così i falsari costruivano auto di lusso contraffatte

La Ferrari F430 Spider ha la scocca di una Toyota.

La 250 Berlinetta quella di una Ferrari, ma di un altro modello, la 196 sp non si è riuscito a capirlo, di certo non il telaio di un bolide del cavallino rampante. Insomma viste da fuori le sembianze sono quelle giuste. Soprattutto la 250 Berlinetta ha sorpreso i tecnici dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, guidata dal dg Marcello Minenna, che l'hanno visionata e sequestrata dopo aver capito che si trattava di una replica spacciata per vera. Stesso destino delle altre due, oggi visibili all'ingresso dell'Adm a Roma in piazza Mastai.

La 250 Berlinetta grigia è quella, tra le tre supercar fake, è meglio riprodotta: "Il tappo di rifornimento carburante è posizionato erroneamente - scrivono gli esperti in una relazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli - in corrispondenza del parafango posteriore sinistro anziché essere posto in zona laterale sinistra del cofano bagagliaio". Altri elementi immediatamente visibili ad un occhio esperto hanno consentito di stabilire che si trattava di un volgare falso. Ad esempio, "gli scendenti laterali sono in plexiglass anziché in cristallo". Tuttavia "la strumentazione è coerente, ma sia la tipologia che le distanze di applicazione sulla plancia sono errate". E ancora: "I sedili e gli interni non sono conformi al modello Ferrari di cui si è eseguita copia".

La 196 sp giallo canarino vista da lontano fa un bell'effetto. Da lontano, appunto. Più ci si avvicina e più si capisce che qualche cosa non va. Ecco cosa scrivono gli esperti, bocciando clamorosamente il tentativo di copiare l'originale: "La scocca ricopia grossolanamente le forme di una vettura originale. Vi sono differenze macroscopiche nell’assemblaggio, nei materiali, nelle forme e soprattutto negli accoppiamenti eseguiti in maniera sommaria". Ma non è tutto, sotto il cofano non batte un motore Ferrari ma un propulsore meno prestigioso un "6 cilindri tipo Fiat Dino". E infine è pericolosa da guidare: "il piantone di sterzo è stato riparato sommariamente e saldato, operazione inqualificabile che rende il veicolo pericoloso per la guida su strada".

Infine la F430 Spider bianca, delle tre vetture è quella che rispecchia meno l'originale anche agli occhi di un prfoano. Le proporzioni non vengono rispettate. "La carrozzeria - sottolineano gli esperti - deriva da un veicolo Toyota modello MR2. Le parti meccaniche della vettura, compreso il motore, risultano derivanti dallo stesso motore Toyota". In questo caso nemmeno lo stemma, il cavallino rampante con la dicitura Ferrari è orginale. Si tratta di una volgare riproduzione. 

Ultimo aggiornamento: 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA