Ferragosto vietato (ma non troppo): spiaggia sì, falò no. E' caos regole

Giovedì 13 Agosto 2020 di Cristiana Mangani
Ferragosto vietato (ma non troppo): spiaggia sì, falò no. E' caos regole

Spiaggia sì, falò no. Il bagno al mare si potrà fare, ma solo di giorno e non oltre le 21,30. Le sagre, tutte annullate, gli spettacoli, invece, si svolgeranno, con i distanziamenti previsti. A due giorni da Ferragosto, la confusione regna sovrana. Regioni e Comuni gestiscono in proprio il contenimento dei contagi da Covid e, così può succedere che se su un tratto di spiaggia - a esempio in Sicilia - l'amministrazione di Capaci decida di blindare l'accesso al mare, chi vorrà, potrà raggiungere tranquillamente un tratto di costa vicino, come Isola delle Femmine o Carini, dove l'ingresso sarà consentito.

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I PROVVEDIMENTI
Da qualche giorno, infatti, le cittadine marine stanno predisponendo la loro controffensiva alla potenziale diffusione del virus. E lo fanno anche in base alle possibilità concrete di attuare i controlli nei luoghi dove è facile l'assembramento. Da Anzio sul litorale laziale, ad Agropoli nel Cilento, fioccano i provvedimenti, nel tentativo di scongiurare eventuali focolai che potrebbero essere provocati in occasione della festa estiva nella notte tra il 14 e il 15 agosto, quando decine di giovani sono soliti organizzare ogni anno falò sulla sabbia per festeggiare il giorno più caldo dell'anno. A Vercelli, dove è emerso un focolaio, la giunta comunale ha annullato tutti gli eventi.
Spiagge off limits a Modica e a Scicli, sulle coste del Ragusano. Divieto di andare in spiaggia dopo le 22 a San Vito Lo Capo, mentre a Sciacca non si potrà vendere alcol né fare barbecue in riva al mare. A Otranto saranno vietati, oltre agli assembramenti, l'allestimento di picnic e l'accensione di fuochi lungo tutto il litorale.
Stop a bivacchi e falò anche ad Agropoli, in provincia di Salerno. Ad Anzio, dalle 21.30 alle 7 del 15 agosto, resta confermato il divieto assoluto di accesso in spiaggia lungo i circa tredici km di costa. Pena una sanzione compresa tra i mille e i tremila euro. A Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena - dietro indicazioni della Prefettura - i sindaci hanno garantito una sensibilizzazione dei gestori dei locali affinché vengano rispettate le norme anti Covid.
 

 

Divieti sono previsti a Sabaudia, al Circeo, a Latina, a Formia, a Sperlonga e a Terracina, dove non si potranno fare i falò sulla spiaggia, ma si potrà arrivare in riva al mare, con il rispetto dei distanziamenti e dell'uso delle mascherine. I controlli saranno affidati a steward, anche se è difficile immaginare che da soli possano riuscire a contenere gli entusiasmi giovanili. Come il Palio di Siena, in Toscana, all'Argentario annullato il famoso palio marinaro di Porto Santo Stefano. Fiumicino intende rispettare la tradizione religiosa, e quindi consentirà le messe e le processioni che, generalmente, richiamano un gran numero di persone.
Non solo mare, comunque, perché anche in montagna sono già scattati i controlli: a cominciare da Bolzano alle principali località turistiche dell'Alto Adige. La Sardegna, invece, sembra aver preso solo ieri una decisione finale, in linea con l'ultimo dpcm del Presidente del consiglio. E infatti, se fino a qualche giorno fa, aveva scelto di lasciare aperte le discoteche, ora sembra aver virato verso la chiusura. A Olbia, però, l'amministrazione avrebbe deciso di prorogare gli spettacoli e gli intrattenimenti musicali fino alle tre di notte.

LE POLEMICHE
In tutto questo scenario che è ancora da chiarire fino in fondo, c'è spazio anche per le polemiche.
Come nel caso di un piccolo comune siciliano, il cui sindaco lamenta di essere impossibilitato a tenere a bada centinaia di turisti con soli otto vigili urbani a disposizione. Ed è per questo che ha deciso di non chiudere le spiagge. Una questione sollevata pure da altre amministrazioni locali. Ma il principio che il Viminale intende ribadire - sebbene i controlli siano aumentati e nello scorso weekend oltre cento attività siano state chiuse per violazione delle disposizioni anti-Covid - è che «sul tema delle misure di prevenzione, mai come in questo momento esista un tema di responsabilità personale». E a ribadirlo è stato lo stesso capo della Polizia Franco Gabrielli, durante un intervento al Caffè de la Versiliana. «Se le forze di polizia avviassero un'attività di controllo massivo, a esempio sulle discoteche - ha dichiarato - gli effetti sarebbero devastanti anche per la ripresa delle attività economiche. Alcune accortezze, in termini di profilassi, devono necessariamente diventare uno stile di vita».

Ultimo aggiornamento: 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA