Femminicidio a Villabate, Giovanna Bonsignore uccisa dal compagno con un bisturi: poi l'uomo pubblica un post di scusa e si suicida

La donna aveva 46 anni, l'uomo 41: si è tolto la vita con lo stesso coltello

Venerdì 16 Dicembre 2022
Palermo, Giovanna Bonsignore uccisa dal compagno a coltellate: poi l'uomo si suicida

Femminicidio a Palermo: un uomo ha ucciso la compagna e poi si è tolto la vita a Villabate.

L'omicidio suicidio è avvenuto nell'appartamento della coppia, in via Giovanna d'Arco. L'uomo ha prima infierito contro la donna e poi con lo stesso coltello utilizzato per il delitto si è tolto la vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Misilmeri, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.

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La vittima è Giovanna Bonsignore, di 44 anni, il compagno che l'ha uccisa Salvatore Patinella, di 41. La tragedia si è consumata nell'appartamento della donna a Villabate. Alcuni amici si sono allarmati e hanno chiamato le forze dell'ordine che sono entrate in casa grazie all'intervento dei vigili del fuoco e hanno trovato la donna uccisa con diverse coltellate e l'uomo che si è tolto la vita con la stessa arma. 

Bonsignore, volontaria dell'associazione Archè, da circa un mese litigava spesso con Patinella, con il quale da 4 anni aveva una relazione. Non risultano denunce per maltrattamenti o interventi dei carabinieri. I militari della compagnia di Misilmeri hanno sequestrato la casa per eseguire i rilievi e il coltello utilizzato da Patinella per uccidere la compagna e togliersi la vita. L'uomo ha colpito la vittima con diversi fendenti e poi con lo stesso bisturi si è tolto la vita. I due sono stati trovati in una pozza di sangue. I carabinieri in queste ore hanno sentito i vicini di casa e gli amici. A parte le liti in queste ultime settimane, nulla faceva pensare ad un epilogo così tragico.

Secondo quanto raccontano alcuni conoscenti i due si erano lasciati, ma l'uomo non aveva accettato la separazione. Ieri è andato a trovare la ex e l'ha uccisa nel corso di una lite. Poi ha scritto un post su Facebook. Alcuni amici lo hanno letto e hanno chiamato i carabinieri che hanno trovato i due morti.

IL POST SU FACEBOOK - «Chiedo in ginocchio umilmente scusa a DIO e a Carlotta, sei stata come una figlia per me, per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti, ma è lo stesso dolore che io sto provando da un mese circa, non riesco più a dormire, più a mangiare, consapevole che l'avrei provato per tutta la vita, arrivando alla follia, senza mai darmi una spiegazione per la perdita: del MIO UNICO AMORE MERAVIGLIOSO TESORO MIO GIOVANNA, LA MIA PRINCIPESSA, IL MIO UNIVERSO, IL MIO TUTTO , di te Carlotta cresciuta come una figlia, della mia casa, eravate la MIA FAMIGLIA».

Lo ha scritto su FB, prima di compiere il delitto, Salvatore Patinella. «Chiedo SCUSA ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene, nonostante il gesto atroce che io sto per compiere», ha aggiunto.

Il ritrovamento dell'amico

A trovare i corpi distesi a terra in un lago di sangue sono stati i carabinieri, avvertiti dall'amico dell'omicida: Maurizio Licata. «Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, poi ho capito che si poteva consumare un dramma. Così ho chiamato il 112», racconta l'uomo, originario di Caltanissetta, da anni residente nelle Marche. Conosceva Salvatore Patinella da tempo. I due avevano studiato insieme all'accademia Belle arti di Palermo. «Speravo che la mia telefonata fosse servita a salvargli la vita. Credevo che si volesse suicidare lui. Dopo che mi hanno detto cosa era accaduto, ho capito - aggiunge Licata - Una tragedia. Siamo social, ma in fondo in questa vita siamo soli. Il messaggio su Facebook è l'ennesimo esempio. Non avrà avuto nessuno con cui condividere questo dolore».

Chi è la vittima

Giovanna, che era impegnata come volontaria nell'associazione benefica Arché, era a casa sola. La figlia di 13 anni, nata da una precedente relazione, era uscita con gli amici. Salvatore è entrato in quella che era stata anche la sua casa e l'ha uccisa. Poi si è tagliato la gola. «La nostra comunità è sconvolta. Conoscevamo tutti Giovanna, una donna da anni impegnata nel sociale che ha avuto un ruolo importante nel periodo della pandemia. Si è candidata due volte al consiglio comunale. Amava la vita e si prodigava per i più deboli. Non meritava la fine che ha fatto», dice dice il sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara.

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA