Fase 2, slitta il decreto aprile: non c'è intesa sui bonus. Arriva l'incentivo-bici

Giovedì 30 Aprile 2020 di Luca Cifoni e Giusy Franzese
Fase 2, slitta il decreto aprile non c'è intesa sui bonus. Arriva l'incentivo-bici

Non si potrà più chiamare decreto aprile, nemmeno informalmente, per il buon motivo che il governo non ce l'ha fatta ad approvarlo entro oggi e dunque a questo punto dovrebbe vedere la luce nei primi giorni della prossima settimana. Cioè a maggio. Certo, come ha detto l'altro giorno in Parlamento il ministro dell'Economia, si tratta di un provvedimento complesso con tante norme da definire nei dettagli per utilizzare al meglio i 55 miliardi dello scostamento votato ieri dalla Camera, insieme al Def. E sul capitolo relativo agli interventi dello Stato nel capitale delle imprese - ha spiegato lo stesso Gualtieri - si è deciso di attendere l'approvazione in sede europea del nuovo Temporary framework in materia di aiuti di Stato, che dovrebbe arrivare appunto all'inizio della prossima settimana. Ma al di là delle effettive difficoltà tecniche ci sono anche i nodi politici interni alla maggioranza a condizionare il calendario. Su alcune misure il confronto-scontro dura ormai da un po': è il caso ad esempio del cosiddetto reddito di emergenza fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle (ma sostenuto anche da Leu) e guardato con più prudenza dal Pd e dalle stesse strutture tecniche del governo; anche per i rischi di sovrapposizione con altri strumenti a partire dal reddito di cittadinanza. La versione a cui si lavora prevede che l'aiuto vada ai nuclei senza altri sussidi, redditi o pensioni, per un importo intorno ai 500 euro mensili. Il costo totale dovrebbe aggirarsi sul miliardo e mezzo. A dividere anche il tema della gestione, con i pentastellati che puntano sull'Inps mentre i dem guardano ai Comuni e alla loro conoscenza delle esigenze del territorio. Sul bonus autonomi c'è la decisione di rendere quasi automatica l'erogazione della seconda rata, mentre dalla terza dovrebbero scattare sia l'aumento a 800 euro sia il filtro sul reddito a quota 35 mila euro l'anno. Ma i dettagli sono ancora da definire. Altro capitolo politicamente delicato è quello dei sostegni alle famiglie con figli minori: Italia Viva che spinge ancora per un assegno specifico e per ulteriori aiuti legati all'assenza da casa dei genitori che lavorano. Nel provvedimento dovrebbe trovare posto almeno una parte delle norme destinate a sbloccare l'edilizia. Sul fronte fiscale, sono da approvare misure di proroga e allentamento (ad esempio in tema di pagelle fiscali) che non possono arrivare in via amministrativa.

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Tra gli incentivi che il governo sta per varare c'è quello alla mobilità urbana: 200 euro per l'acquisto di biciclette e monopattini. Lo ha annunciato la ministra Paola De Micheli durante il question time alla Camera. «È allo studio il riconoscimento di un buono mobilità alternativa, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per lutilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale». Non sarà quindi un incentivo per tutti, ma solo per chi vive nelle grandi città, dove - con l'avvio della fase 2 - c'è il rischio di sovraffollamento dei mezzi pubblici. Che la «bicicletta sarà al centro della fase 2» risulta anche da un documento interministeriale (Ambiente, Mit, Mise) elaborato qualche giorno fa. Il nuovo incentivo annunciato dalla ministra dei Trasporti va da aggiungersi al bonus mobilità già legge (decreto Clima convertito a dicembre 2019) che prevede un voucher molto più consistente, ovvero 1.500 euro a fronte della rottamazione di auto fino ad Euro 3 (500 euro nel caso di scooter) per i residenti delle grandi città particolarmente inquinate finite nel mirino della Ue. Dovevano essere varati i decreti attuativi entro fine febbraio, la parte del ministero dell'Ambiente è pronta, all'appello mancano gli altri ministeri. Anche in questo caso è previsto che il voucher possa essere speso per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, monopattini e per la sharing mobility. Resta comunque il problema dei codici Ateco: i concessionari di biciclette dal 4 maggio potranno riaprire, ma solo per fare manutenzione, non per vendere.


 

 
 
 

Ultimo aggiornamento: 21:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA