Da giorni se n'erano perse le tracce, ma nessuno avrebbe immaginato che fosse stato ucciso. Nemmeno il padre, che non riusciva a contattarlo e ha dato l'allarme. È mistero nel centro di Torino, in un elegante condominio di via Principi d'Acaja, dove i carabinieri hanno trovato il cadavere di Enrico Pellegrini, 52 anni.
Sul posto l'anziano padre, mentre il fratello della vittima non è ancora stato rintracciato. Le indagini, coordinate dal pm Delia Boschetto, sono affidate ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell'Arma, intervenuti con i tecnici scientifici alla ricerca di impronte digitali e di ogni altro indizio utile a ricostruire cosa sia accaduto. «Lo vedevo fumare sul balcone, ma non ci parlavamo - racconta una vicina di casa - Litigi? Mai sentiti, l'unico rumore era quello del televisore».
Secondo le prime informazioni, la vittima era disoccupata e da qualche tempo si era trasferita in quell'alloggio di proprietà del padre nel cuore dell'elegante quartiere Cit Turin, a due passi dalla stazione di Porta Susa e dal Palazzo di Giustizia. «Qualche volta l'abbiamo visto, ma non era nostro cliente e non gli abbiamo mai parlato», dicono i gestori del ristorante di fronte. La cantina dello stabile era chiusa e, per aprirla, hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco i carabinieri, che al momento non escludono nessuna ipotesi e indagano sulle conoscenze della vittima in attesa di rintracciare il fratello, che potrebbe aiutarli a ricostruire gli ultimi mesi di vita della vittima.