Colpita da un infarto a 34 anni e nell'ultima settimana di gravidanza, Grazia, percorre 40 chilometri per raggiungere il Policlinico di Bari e con un parto cesareo mette al mondo sua figlia. Solo dopo la nascita della bambina i medici hanno deciso di trattare l'ostruzione coronarica della mamma.
Bari, partorisce con un infarto in corso: mamma e bimba stanno bene – VIDEO - #Bari #Notizie https://t.co/gR0EovP7ui
— Telebari (@Telebari) April 30, 2021
La procedura standard, spiega il direttore di Cardiologia ospedaliera del Policlinico, Carlo D'Agostino, «avrebbe richiesto l'esecuzione di una immediata angioplastica coronarica con il posizionamento di stent e l'utilizzo di alte dosi di farmaci antiaggreganti piastrinici. Ma per la signora, con una gravidanza quasi a termine, una terapia antiaggregante spinta avrebbe costituito un grave rischio di emorragia nel corso del parto». Grazia aveva una ostruzione di una delle arterie coronarie, dovuto a dissezione della parete. «Viste le condizioni cliniche - prosegue D'Agostino - si è deciso che la condizione a minor rischio fosse far partorire la signora mantenendo la massima protezione cardiologica, con la possibilità di intervenire immediatamente in caso di destabilizzazione». In 15 minuti si è riunito un team multidisciplinare, e il parto è avvenuto nella sala del laboratorio di emodinamica del reparto cardiologico, con gli emodinamisti e i cardiochirurghi pronti a intervenire. La mamma è stata trattata e sorvegliata cardiologicamente nei minuti e nei giorni successivi al parto nell'unità di terapia intensiva cardiologica ospedaliera (UTIC), e la sua bambina è stata ricoverata in neonatologia. «Non hanno subito alcuna conseguenza - assicura D'Agostino - possiamo dirlo con certezza dopo gli ultimi controlli».