Rapper neomelodico alla sagra, sindaco insorge: «Canta la mafia, non do un centesimo»

Domenica 13 Ottobre 2019
Rapper neomelodico alla sagra, sindaco insorge: «Canta la mafia, non do un centesimo»

L'esecuzione di un nemico che ha tradito suo padre, agguati a bordo di scooter guidati da scugnizzi armati fino ai denti, e un solo imperativo: «La vendetta fa parte della mia dignità». Sono questi i messaggi contenuti in alcuni brani e video virali del rapper neomelodico Daniele De Martino, che hanno fatto indignare l'amministrazione comunale di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, dove il cantante 23enne siciliano è stato invitato a esibirsi il 20 ottobre dall'associazione che organizza la sagra del calzone di cipolla, alla quale il sindaco ha deciso «di non dare un centesimo, a differenza degli anni precedenti». 

Catania, Scarface fa video con rito mafioso: il cantante neomelodico è indagato

«Acquaviva - spiega il primo cittadino - vuole buttarsi definitivamente alle spalle il suo passato macchiato dalla criminalità. Questo rapper piace molto ai ragazzini ma anche, purtroppo, ai malavitosi: i più giovani potrebbero essere influenzati dai suoi messaggi, e questo è un rischio che non possiamo correre». Al momento il patrocinio «gratuito» alla sagra, che si tiene da 48 anni, è «sospeso», evidenzia il sindaco, fino a quando non saranno «accolte le nostre richieste». 

Buondì Motta, la pubblicità scherza sulla musica neomelodica. È polemica sul web: «Offesa a Napoli»

Quella di eliminare tra i brani in scaletta almeno i due più espliciti, con i video in stile Gomorra: «Comando io», in cui un figlio uscito dal carcere vendica la morte del padre uccidendo il suo assassino; e «Nu guaglione 'e quartiere», in cui un giovane si affilia a un clan mafioso e diventa un noto rapinatore. La richiesta sui brani «sembra sia stata accettata», spiega Carlucci che invece ha dubbi sulla sua seconda proposta: «Proiettare prima del concerto un video con messaggi contro la mafia: sarebbe bello se lo stesso cantante sul palco prendesse le distanze da questo mondo». 
 

 

Alle polemiche dell'amministrazione comunale, però, replica piccato l'organizzatore della sagra, Michele Cirielli, definendo «bigotto» l'atteggiamento del Comune e «una pagliacciata la richiesta di proiettare il videomessaggio sulla legalità». «De Martino - aggiunge - non costituisce affatto un cattivo esempio». Molti cittadini, sottolinea il sindaco, sono «preoccupati che il suo arrivo possa attirare in città persone pericolose», anche se al momento «non sono stati ravvisati motivi di ordine pubblico per cui si possa negare l'autorizzazione al concerto». 



Una sorte toccata invece al neomelodico Tony Colombo, a Palermo, dove a fine settembre il questore ha vietato la sua esibizione, sia pure per motivi di viabilità. Anche al neomelodico Leonardo Zappalà, detto 'Scarfacè, è stato contestato di aver inneggiato alla cultura mafiosa nel video 'Guaioni e quartierì. E molte polemiche avevano scatenato le sue dichiarazioni alla trasmissione Realiti, dove aveva lasciato intendere che i giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia, 'se la sono cercatà. Su queste affermazioni e quelle del suo collega neomelodico Niko Pandetta, nipote del boss ergastolano Salvatore Cappello, ospite della stessa trasmissione, la Procura di Catania aveva aperto un'inchiestaprecedenti».


 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 00:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA