Strage a Latina, la telefonata di Luigi alle figlie: "Perché non volete stare con me? Non vi farei mai del male"

Venerdì 2 Marzo 2018

Leggo.it ha riportato l'esclusiva di Pomeriggio 5 in cui viene fatta ascoltare una telefonata che Luigi Capasso, l'uomo che a Latina ha ferito la moglie e ucciso le figlie Alessia e Martina, fatta alla sua famiglia prima della strage.

LEGGI ANCHE -----> Strage a Latina, Luigi aveva premeditato tutto. "Lettere sull'eredità e su come pagare i funerali"

LEGGI ANCHE --------> Strage a Latina, il dramma di Antonietta: grave in ospedale, "non sa ancora ciò che è successo"

LEGGI ANCHE ------> Il feretro di Luigi Capasso lascia Cisterna. I presenti: "Vatténne"

Il carabiniere parla con la moglie dicendo che ha dei biglietti per andare a vedere le luminarie ad Ariccia e chiede se può lasciargli vedere le bambine per l'occasione. La donna risponde che per lei va bene, ma non può obbligare le figlie a farlo, quindi chiama Alessia, la più grande, e la convince e parlare al telefono con il papà. La figlia sembra restia, non sembra essere a suo agio nella telefonata con il padre e quando lui le chiede di andare a vedere la manifestazione lei esita.



«Non ti preoccupare non ti faccio niente», dice l'uomo e Alessia risponde, «Lo so che non mi fai niente, ma io e te da soli...», e continua ad essere dubbiosa. Luigi a quel punto le dice che in realtà sarebbe felice di portare anche Martina (l'altra figlia) e le chiede di proporlo anche ad Antonietta. A quel punto Alessia chiude la conversazione: «Dai ti faccio sapere».

Prosegue però la conversazione con Antonietta a cui Luifi dice: «Non ti farei mai del male, già te ne ho fatto», la donna però è titubante e chiede se la conversazione è registrata ma lui nega. Nelle telefonate si evince che il rapporto tra Luigi e Antonietta era precipitato dopo l'aggressione subita da lei davanti al luogo di lavoro.

Antonietta: «E io col matrimonio sedici anni come sono stata? Dimmi sono stata felice sedici anni di matrimonio? Sono stata felice? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata... Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita, perché lo sai che non me lo meritavo...». «Perché non è solo l'episodio qua fuori, io e te sappiamo la verità... Perché se era una volta che è successo, dici 'io mi sto curandò...Io e te la sappiamo la verità...». Luigi: «Dammi la possibilità di avvicinarmi alle bambine, per favore». Antonietta: «Ma allora se io vedo mia figlia in ansia impaurita...». (...) «Io non le obbligherò a fare niente perché tu le hai obbligate, le hai obbligate per anni a fare cose che non volevano, io non obbligo più nessuno». 

Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 16:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA