Truffe online, pedopornografia e hacker: 2022 anno del boom

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Lorena Loiacono
Truffe online, pedopornografia e hacker: 2022 anno del boom

Pedopornografia che scorre in rete e tra i videogiochi, truffe tramite messaggini e raggiri sul web: il 2022 è stato l’anno nero dei reati online.

I dati diffusi dal report annuale della polizia postale fanno alzare l’allerta su un mondo ancora troppo sommerso e pericoloso.

TRUFFE ONLINE

Tra l’e-commerce e il trading, lo scorso anno sono stati 15.508 i casi trattati e 3.541 le persone indagate. Con un boom impressionante delle somme sottratte: oltre 115 milioni, il 58% in più rispetto al 2021. Crescono anche gli illeciti legati al trading online con 3.020 casi trattati e con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi. In Italia sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un totale di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti.

PEDOFILIA ONLINE

Sono stati 424 i casi di adescamento online e 4524 i casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online. Un dato in flessione rispetto allo scorso anno, anche se ci sono più indagati: 1.463 persone, il 3% sul 2021, 149 gli arresti vale a dire l’8% e sono 2.622 i siti finiti nella black list con un aumento del 3%. Nel 2022 la fascia più coinvolta è stata quella dei preadolescenti tra 10 e 13 anni con 229 casi, pari al 54%. A destare preoccupazione è «il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia». I social network e i videogiochi online risultano essere «i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive».

PROSELITI DEL WEB

Prosegue in maniera allarmante anche il proselitismo via web, attraverso social e app di messaggistica, da parte di gruppi jihadisti, di formazioni suprematiste di estrema destra, di movimenti di anarchici e di estrema sinistra. In tutto sono stati 1.193 i casi trattati e 66 gli indagati.

LA CYBERGUERRA

Il Cnaipic, la struttura specializzata in cybersicurezza, segnala tra gli effetti collaterali della guerra in Ucraina le campagne massive a livello internazionale ai danni di infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici come le comunicazioni e la difesa, con phishing, diffusione di malware distruttivi, specialmente i ransomware, disinformazione e leak di database. Pericolosi gruppi di hacker criminali si sono schierati su fronti opposti, chi con la Russia e chi con l’Ucraina, partecipando quindi alla guerra a tutti gli effetti. In totale, in un anno, il Cnaipic ha rilevato 12.947 attacchi con un 138% sul 2021 quando erano stati 5.435, 332 persone indagate con un aumento del 78%, 77 richieste di collaborazione internazionale e sono stati diramati 113.226 alert con un 2% in più rispetto all’anno scorso.

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA