Chivasso, multa all'oratorio per una partita di pallone. Il parroco si oppone: «Qui il dpcm non vale»

Venerdì 8 Gennaio 2021
Multa all'oratorio per una partita di pallone. Il parroco si oppone: «Qui il dpcm non vale»

Multato per una partitella all'oratorio, chiede di non pagare perché «il dpcm per noi non vale»: accade in una parrocchia di Chivasso, nel torinese, dove un prete ha chiesto di non pagare i 373 euro della sanzione dovuta per violazione delle norme anti Covid per aver concesso ai suoi ragazzi una partitella di pallone durante l'intervallo del catechismo.

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Assistito da un avvocato, il parroco si è rivolto al prefetto di Torino invocando niente meno che i Patti Lateranensi. I fatti risalgono allo scorso 4 dicembre: la polizia municipale era intervenuta all'oratorio Beato Angelo Carletti su segnalazione di un cittadino. Il Dpcm del precedente 3 novembre, ricorda il quotidiano La Stampa che riporta oggi la vicenda, vietava gli sport di contatto nelle zone a maggior rischio di contagio.

Il parroco, don Davide Smiderle, ha dato mandato di dare battaglia all'avvocato Alexander Boraso. Che, dopo aver messo in evidenza alcuni presunti errori formali, cita i Patti Lateranensi, in base ai quali «il Dpcm non può in alcun modo derogare alle norme relative agli accordi Stato-Chiesa, con la conseguenza che l'organizzazione dei locali dell'oratorio non sono soggetti alle sue disposizioni, ma neppure gli agenti della polizia locale potevano elevare sanzioni».

Si dice «amareggiato» il comandante della polizia municipale, Marco Delpero: «Siamo intervenuti una prima volta per spiegare che non potevano giocare a pallone in cortile. Al secondo richiamo, abbiamo dovuto fare il verbale...». 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 14:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA