Il figlio prova a bloccare il funerale della madre: caos davanti alla chiesa

Venerdì 15 Giugno 2018 di Maria Elena Pattaro
Il figlio prova a bloccare il funerale della madre: caos davanti alla chiesa
CASALE DI SCODOSIA - Strappa le epigrafi della madre prima del funerale e butta all'aria il banchetto con il registro delle firme. Per calmare uno dei figli dell'anziana, le cui esequie erano fissate ieri mattina alle 10 nella chiesa di Casale di Scodosia (Padova), ci sono voluti i carabinieri. L'uomo, titolare di un bar nella Bassa padovana, è arrivato davanti alla chiesa con mezz'ora di anticipo, non per partecipare al funerale, ma per impedirlo.  Dopo aver parcheggiato la monovolume davanti all'ingresso della chiesa, quasi a volerlo sbarrare, ha iniziato ad agitarsi prima sventolando in aria un mazzo di chiavi e poi scagliandosi contro le epigrafi appese alla bacheca. Nemmeno il banchetto con il registro delle firme si è salvato dal suo impeto di rabbia. 

«Lo abbiamo visto camminare avanti e indietro sul piazzale raccontano alcune persone che hanno assistito alla scena parlava ad alta voce facendo riferimenti alla madre e ai fratelli, come se volesse sfogarsi, immaginando di rinfacciare alla madre alcuni atteggiamenti che non gli erano andati giù». 

Tanto da tentare di impedire le esequie della madre, che si è spenta a 86 anni. Un gesto causato forse da vecchi rancori: sembra infatti che negli ultimi anni non corresse buon sangue né tra lui e la madre, né tra lui e gli altri tre fratelli. 

Per evitare che la situazione sfociasse in gesti ben più gravi, alcuni presenti hanno avvertito i carabinieri. I militari, una volta arrivati sul posto, hanno convinto il barista a seguirli in caserma, dove l'uomo è scoppiato in lacrime. Nel frattempo il feretro dell'anziana ha raggiunto la chiesa e il funerale è stato celebrato senza intoppi. «Quando siamo arrivati in piazza racconta il parroco don Claudio Bellotto era tutto tranquillo, sembrava che non fosse successo niente e la celebrazione si è svolta normalmente, come qualsiasi altra». 

Il sacerdote è stato messo al corrente più tardi dei disordini scatenati da uno dei figli, come pure gli altri fratelli. «Non mi sono accorto di nulla racconta uno di loro perché quando abbiamo raggiunto la chiesa accompagnando il feretro, non c'era niente di strano». Il tavolino con le foto dell'anziana scomparsa e il registro delle firme era di nuovo in piedi, impeccabile. 

Delle epigrafi invece erano rimasti soltanto brandelli di carta: l'uomo le aveva stracciate e gettate a terra in un impeto di rabbia che potrebbe costargli una denuncia penale.
Ultimo aggiornamento: 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA