Emorragia interna o frattura della base cranica. Sarebbero queste le cause del decesso del piccolo Giuseppe. Sono i primi dettagli dell'esame sul corpo del bimbo di sei anni massacrato, a Cardito, domenica, dal compagno di sua madre. È morto lentamente, Giuseppe, poteva salvarsi se solo qualcuno avesse chiamato in tempo i soccorsi. Magari sua madre che era presente al pestaggio e che, assieme al patrigno-orco, ha anche tentato di medicarlo.
Bambino di 11 mesi gettato vivo nella stufa dai nonni ubriachi: «Non sopportavano il pianto»
Mamma massacra di botte la figlia di sette anni: la sorella filma tutto e la fa arrestare
Cardito, la confessione di Tony Sessoubti Badre: «Li ho massacrati a calci e pugni, ma volevo bene a quei bambini»
È la ricostruzione che viene dall'udienza di convalida del fermo che si è tenuta ieri. Tony Essoubti Badre ha avuto la decenza di non chiedere misure alternative al carcere. Si è rimesso alle decisioni del giudice che, nel primo pomeriggio, ha spiccato ordinanza cautelare per l'omicidio del bimbo e le lesioni a sua sorella. Per due ore, assistito dall'avvocato Michele Coronella, Tony ha parlato con il gip Santoro, ha risposto alle sue domande.
La confessione si è arricchita di particolari macabri, assurdi, peggiorativi per la sua già disastrata situazione. «Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno.