Con il lockdown la palestra è online. I coach social: «Ci si allenerà da casa anche dopo le riaperture»

Giovedì 14 Maggio 2020 di Ilaria Del Prete
Con il lockdown la palestra è online. I coach social: «Ci si allenerà da casa anche dopo le riaperture»

Durante il lockdown milioni di persone sono state costrette a rimanere a casa e a rivedere le proprie abitudini. Anche in fatto di fitness. Con palestre e centri sportivi chiusi, il punto di riferimento per chi non vuole rinunciare a curare il benessere fisico è il web. Videolezioni online, workout completi e un unico strumento indispensabile all'allenamento: lo smartphone. Una tendenza certo dettata dall'esigenza di rispettare le misure restrittive, ma che potrebbe diventare un'alternativa sempre più apprezzata dagli sportivi di vecchia e nuova data. Ne sono convinti i fitness coach Ilaria Berry e Marco Masoero, così come Fabio Damiani, responsabile tecnico della Heaven Group Villa Borghese e Prati a Roma, personal trainer e istruttore di fitness.

Tutti contano migliaia di followers su Instagram e durante la quarantena hanno messo a disposizione le loro conoscenze e abilità, ma con percorsi completamente differenti e un punto d'arrivo comune: gli allenamenti da casa non si fermeranno con la riapertura dei centri sportivi. 



Ilaria Berry e Marco Masoero sono una coppia nella vita e nel lavoro. Con un passato da personal trainer alle spalle, negli ultimi quattro anni si sono dedicati totalmente al coaching online. Per loro sostenere le persone a distanza durante gli allenamenti non è stata una novità: «Lavoravamo sul web già prima del lockdown, ma non ci limitiamo al fitness. Il nostro è un approccio olistico al benessere, che va dal workout all'alimentazione senza trascurare le esigenze psicologiche». Sui loro profili consigli, ricette e esercizi spiegati con grande attenzione agli aspetti propedeutici: «Per i risultati fisici ci vuole tempo e costanza, ma imparare a fare qualcosa fa aumentare l'autostima e serve da motivazione». Marco e Ilaria, dopo aver allenato per anni migliaia di persone da casa, durante la quarantena hanno finalmente deciso di puntare con ancora più convinzione sul web e inaugurare la loro palestra virtuale online dal 20 maggio, la BM Gym. «Molte persone hanno scoperto la possibilità di allenarsi a casa mentre prima pensavano non fosse possibile. C'è da scommettere che continueranno anche quando le palestre riapriranno sia per una questione economica, sia di tempo e comodità». Per avere un assaggio dei loro workout è possibile allenarsi con loro gratuitamente sul profilo Instagram Bm Gym e nel gruppo Facebook dedicato alla Community, a cui si accede direttamente dal sito web www.bmgym.it, uno strumento utile per unirsi ad altre centinaia di persone che ogni giorno, da tutte le parti d’Italia e del mondo, possono confrontarsi, supportarsi e condividere l’amore per uno stile di vita sano ed equilibrato. 



Percorso inverso quello di Fabio Damiani, romano di 35 anni, che da personal trainer e istruttore di fitness responsabile tecnico di due centri della Heaven Group ha sfruttato il lockdown per alimentare il suo rapporto con i followers attraverso allenamenti in diretta e personalizzati seguiti anche da vip come Simona Ventura e Anna Pettinelli. «Con i centri chiusi per la pandemia - ha spiegato - ci siamo dovuti reinventare. L'idea degli allenamenti sul profilo Instagram della Heaven Group è stata della general manager Elisabetta Canafoglia». Un modo per restare vicini agli iscritti e conquistare nuovi sportivi: «Prima ero completamente contrario agli allenamenti online, ma ora mi sono reso conto di aver raggiunto una fascia di pubblico che si è allenata per la prima volta o è tornata a farlo dopo moltissimo tempo», spiega. Il successo delle lezioni social ha portato la Heaven Group ad inaugurare il portale Heaven Fit live, dove con una quota mensile minima si possono seguire vere e proprie lezioni. Anche Fabio è convinto che il successo degli allenamenti a casa continuerà: «Diventerà un filone parallelo ai centri sportivi, mantenere contatto con chi ha difficoltà economiche o hanno bisogno di supporto perché sono pigre».
 

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