Veglia per Thomas Bricca, fiaccole sul luogo dell'agguato. Caccia ai killer: indagherà anche la difesa

Le parole del vescovo Spreafico: ora basta violenza, lo dobbiamo a lui. Esposti striscioni con le parole delle canzoni di Mengoni e Mr Rain

Venerdì 17 Febbraio 2023 di Andrea Tagliaferri e Pierfederico Pernarella
Veglia per Thomas Bricca, fiaccole sul luogo dell'agguato. Caccia ai killer: indagherà anche la difesa

Mentre continua la caccia ai killer di Thomas Bricca, la comunità di Alatri è tornata a riunirsi in un momento di preghiera e riflessione.

E questa volta lo ha fatto nel luogo teatro dell'agguato, la scalinata del Girone che ieri è stata illuminata da centinaia di fiaccole ed è piombata per un tempo interminabile in un silenzio surreale.

Le uniche, poche parole sono state pronunciate dal vescovo Ambrogio Spreafico che ha voluto spiegare il senso di questo momento di raccoglimento: «Vi ringrazio perché siete qui a dire no alla violenza. Dobbiamo prometterlo a Thomas. Solo insieme possiamo costruire un mondo pacifico togliendo di mezzo ciò che ci divide: abbracciandoci. Rinnoviamo il patto stretto ai funerali: dobbiamo reagire perché la violenza non trovi più casa in questa città e nelle nostre vite».

 

Hanno partecipato alla veglia Paolo Bricca, il padre di Thomas e lo zio Lorenzo Sabellico. Il vescovo, dopo le preghiere, si è recato nel punto in cui Thomas è stato colpito dal proiettile, ha chiamato a sé cingendo con le braccia lo zio e il papà di Thomas.

Poco prima, il piazzale del parcheggio in cui ha fatto irruzione lo scooter T.Max da cui sono partiti gli spari, era stato illuminato dalle fiaccole tenute in mano dalle centinaia di presenti. Al momento di preghiera hanno preso parte i gruppi parrocchiali, l'amministrazione comunale e le associazioni. Presenti anche tantissimi bambini, oltre agli amici del 19enne che hanno esposto degli striscioni con le parole delle canzoni vincitrici del festival di Sanremo: quelle di Marco Mengoni e Mr Rain.
Il vescovo ha fatto alzare le fiaccole al cielo: «La luce per Thomas illumini anche i nostri cuori».
La veglia si è conclusa con il lungo serpentone di persone che hanno piantato le proprie fiaccole nel punto in cui Thomas è stato ucciso ed ora è diventato un piccolo santuario alla sua memoria.

LE INDAGINI

Tanti sospetti, qualche indizio, ma per ora nessuna tale per far scattare gli arresti. Sono indagini complicate e complesse quelle che si stanno conducendo per dare un nome ai killer di Thomas Bricca. La Procura di Frosinone è in attesa degli esiti degli accertamenti tecnici: quelli noti, l'autopsia e l'esame sul proietti, ma anche altri sul cui vige il riserbo per non dare un vantaggio agli autori dell'agguato, chi li ha aiutati a metterlo in atto e chi ancora li sta proteggendo ora. La rete degli investigatori intorno ai sospettati si è fatta stretta. Ogni dettaglio viene passato al setaccio: movimenti, contatti, alibi.

E anche il legale della famiglia di Thomas Bricca, l'avvocato Marilena Colagiacomo, è pronta a svolgere quelle che tecnicamente sono definiti indagini difensive. «Non si tratta di un'inchiesta parallela, contrapposta a quella della Procura, ma di un'attività prevista dal Codice di procedura penale - spiega il legale - È uno strumento che utilizzo di frequente nel corso del mio lavoro e riteniamo che soprattutto in questo caso possa essere d'aiuto al lavoro degli inquirenti che verranno informati in maniera tempestiva e puntuale sugli esiti della nostra attività».

Intanto il Paolo Bricca, il padre di Thomas, ai microfoni del Tg2 è tornato a rivolgere un appello agli assassini: «Voglio fare un appello a chi ha ucciso mio figlio: consegnatevi e pentitevi. Alatri ha parlato, non è stata zitta, i nomi dei presunti responsabili ha detto l'uomo mi sono arrivati alle orecchie già quando mio figlio era sull'elicottero ed io mi ero messo in macchina per raggiungerlo in ospedale a Roma».
 

Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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