«Papà sei il mio amore, ti amo». Scriveva così sul suo profilo Facebook M.S. il 15enne che è accusato di aver accoltellato a morte la madre, Valentina Giunta, ieri notte, 26 luglio nella sua casa a Catania.
I social del 15enne, il culto del padre in carcere
I social del ragazzo mostrano il culto incondizionato della figura del padre, detenuto nel carcere di Caltanissetta. La sua assenza era vissuta con dolore dal ragazzo, come testimoniano i post sui social: «Tanti auguri di buon compleanno, papà, sei stato il papà migliore, ti amo tanto e anche se sei lontano da me ti penso sempre e con il cuore sono vicino a te» scriveva l'11 aprile, poi in un video su Tiktok aveva pubblicato anche un collage di foto dell'uomo con scritto «Ti amo leone, sei la mia vita a presto fuori. Nel bene e nel male non ti abbandonerò mai» alludendo alla prossima scarcerazione dell'uomo. Il ragazzo era molto legato anche alla famiglia del padre e porta il nome del nonno paterno (anche lui indagato in passato per un'associazione finalizzata a furti d'auto). Non una parola per la madre, che invece è completamente assente nei social del ragazzo.
Valentina voleva allontanarsi dall'ex
Valentina avrebbe voluto tagliare i ponti con l'ex compagno e accusava la suocera di aver plagiato il figlio. Temendo che avvenisse lo stesso con il figlio minore di 10 anni, la donna aveva detto di volersi trasferire lontano. Una scelta che il figlio maggiore non condivideva e che sarebbe stata la causa di frequenti litigi in casa. Litigi raccontati dalle amiche della vittima, che nei post condivisi sul profilo della giovane la ricordano come una persona sempre sorridente e disponibile nonostante tante difficoltà.