Roma, a Trastevere una maxi-rissa: «Io, picchiato al grido di “sporco bianco”»

Venerdì 25 Giugno 2021 di Alessia Marani
Roma, a Trastevere una maxi-rissa: «Io, picchiato al grido: sporco bianco »

«Ho pensato di morire lì per terra, di fare la stessa fine di Willy Monteiro Duarte a Collefererro. Avevo quattro su di me che mi sferravano calci e pugni con la ferocia delle bestie e altri sei che se la stavano prendendo allo stesso modo con il mio migliore amico. Senza motivo, solo per scaricare la loro rabbia e cieca violenza». La notte da incubo per M. M. 25enne cameraman, inizia alle 2,30 della notte tra martedì e mercoledì in piazza Trilussa, a Trastevere.

Il ragazzo aveva appena finito di festeggiare il suo compleanno in un locale dello storico rione in compagnia della fidanzata, della sorella e di un altro paio di amici quando, all'improvviso, al momento di salutarsi sulla piazza per raggiungere ciascuno le proprie auto e tornare a casa, si è scatenato l'inferno.

Trastevere, rissa stile fratelli Bianchi

«All'improvviso ci siamo ritrovati accerchiati da una ventina di ragazzi, tutti tra i 18 e i 20 anni. Erano stranieri all'apparenza per via della loro carnagione scura, ma parlavano italiano benissimo, con inflessione romana, forse si tratta di figli di immigrati - racconta il videomaker - ebbene si sono dapprima avvicinati alle ragazze del nostro gruppo, facendo qualche apprezzamento pesante, nient'altro che un pretesto per attaccare briga, dal momento che quando io e un altro mio amico gli abbiamo detto di smetterla e loro hanno iniziato a insultarci tutti, abbiamo replicato ancora di lasciare perdere, che la nostra serata era finita, che ce ne stavamo andando via, che non ci interessava discutere... Mi gridavano per farmi stare zitto sporco bianco, ti buco (con il coltello, ndr), ti sparo...».

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La banda non vuole sentire ragioni, stende a terra il migliore amico di M.M.. Giù calci e pugni, «colpi sferrati con maestria, di chi sa battersi e menare le mani. Anche con la Mma, il mix di arti marziali e boxe che era prerogativa dei fratelli Bianchi che hanno ucciso di botte il giovane cuoco di Paliano» spiega il ragazzo. Mentre la fidanzata disperata chiama il 112, in tre della comitiva finiscono ko. A quell'ora, sulla piazza c'erano ancora molti giovani, ma nessuno ha mosso un dito per fermare i violenti. «Tutt'intorno c'era gente che guardava, alcuni filmavano la scena con i telefonini, ma si sono fatti i fatti proprio, si sono tutti ben guardati dall'intervenire e venirci in aiuto. Quando, poi, in lontananza si sono sentite le prime sirene della polizia, allora si sono dileguati tutti, Compresi i guerrieri che erano sbucati davanti a noi improvvisamente». Scene che si è più abituati a vedere nella Parigi braccata di notte dalle bande che arrivano dalle banlieau.


I SOCCORSI
Sul posto arrivano le Volanti, I tre ragazzi feriti, con lividi ed ecchimosi su braccia e gambe, ma anche sul capo, vengono soccorsi. Uno di loro si accorge che gli è sparita dal collo anche una catenina d'oro, non si trova più nemmeno un mazzo di chiavi. Arrivano anche le ambulanze, ma i ragazzi, feriti e sotto choc, preferiscono non andare subito in ospedale e vengono medicati sul posto. La polizia raccoglie una prima denuncia. La comitiva fa rientro ai Castelli romani di dove è originaria e poche ore dopo i tre ragazzi si faranno visitare all'ospedale di Ariccia. Due di loro riporteranno una prognosi di 7 giorni, con trauma cranico e addominale. Sotto choc anche la fidanzata del 25enne, M. S.: «In un attimo - ricorda - il mio ragazzo era a terra, circondato da 4 persone che lo hanno preso a calci in faccia e sul torace, lui era rannicchiato e chiuso a riccio mentre queste persone continuavano a prenderlo a calci senza pietà. Una di queste ha anche minacciato di sparargli. Ho avuto paura che ammazzassero il mio fidanzato così come è successo al povero Willy lo scorso settembre».

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E proprio per questo, la comitiva dei Castelli ha deciso di denunciare l'accaduto, anche pubblicamente «per evitare che succeda ad altri e perché si possano trovare i responsabili». La ragazza ha lanciato anche un appello via twitter per chiedere a qualcuno che era presente di inviarle i video dell'aggressione. Ne sono arrivati altri, in particolare uno della sera precedente, sempre in piazza Trilussa, in cui bande di giovani danno vita a una maxi-rissa. Si vede anche un ragazzo precipitare da una balaustra ai lati dell'arco della Fontana dell'Acqua Paola.

 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 18:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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