«Non guardare la mia donna», a Trastevere la maxi-rissa a colpi di bottiglia tra 15 ragazzi

Domenica 21 Ottobre 2018 di Elena Panarella
«Non guardare la mia donna», a Trastevere la maxi-rissa a colpi di bottiglia tra 15 ragazzi
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Torna la movida violenta fatta di risse e minacce «per futili motivi». Una parola di troppo, uno sguardo non gradito, qualche spintone, un bicchiere rotto. Ma sono solo pretesti per scatenare il putiferio; calci, pugni, camicie macchiate di sangue e giacche strappate nella mischia. Il terreno di battaglia, sempre lo stesso: Trastevere. Stavolta a restare a terra ferito, un ragazzo di 21 anni con ferite profonde a un braccio, più gravi ad una mano e dieci giorni di prognosi. Tutto è scoppiato poco dopo le tre di notte in vicolo del Cinque. Due comitive di ragazzi si sono affrontati a bottigliate per un apprezzamento di troppo nei confronti di una ragazza. Le grida hanno attirato pattuglie di carabinieri in borghese e in divisa che stavano svolgendo un servizio preventivo nella zona e che fortunatamente erano a poca distanza dal “campo di battaglia”. Intervento che ha consentito di scongiurare conseguenze peggiori.

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Erano almeno una quindicina i partecipanti allo scontro con bottiglie di vetro rotte e bastoni. A quell’ora i locali oltretutto lasciano all’esterno sacchi di immondizia, per non parlare delle bottiglie di birra lasciate ovunque (eppure l’ordinanza antialcol è ancora in vigore). Insomma armi improvvisate a portata di mano. Oltre agli investigatori della Compagnia Trastevere sono intervenute in supporto altre pattuglie del Nucleo Radiomobile con i quali si è riuscito a placare gli animi e fermare parte dei responsabili, mentre gli altri, approfittando della folla sono scappati facendo perdere le proprie tracce. Insomma, un fuggi fuggi generale. In manette sono finiti quattro giovani, tra i 18 e i 21 anni, tutti romani, mentre un 17enne è stato denunciato in stato di libertà. Tra loro anche tre studenti, alcuni già con reati gravi alle spalle. Erano arrivati da diverse zone della Capitale: Garbatella, Primavalle, Mentana e Montespaccato. 

Una serata di fine ottobre che si è trasformata «in un vero e proprio inferno», tuonano i residenti ormai stanchi. «Questa volta c’è stata una violenza inaudita - racconta Rossella, che vive in una traversa accanto a vicolo del Cinque - Le grida si sentivano persino con le finestre chiuse. I turisti sconvolti sono scappati nei vicoli limitrofi. Fortunatamente i carabinieri sono intervenuti immediatamente, altrimenti poteva scapparci il morto». Gli arrestati ieri mattina sono stati accompagnati in Tribunale per il rito direttissimo. Ora è caccia ai fuggiaschi, sono in corso le indagini per identificarli anche attraverso le telecamere della zona. Mentre i cinque, invece, sono accusati di rissa aggravata in concorso. «É davvero faticoso ogni sera rientrare a casa - ripetono gli abitanti esausti - sta diventando insostenibile. Anzi peggio. Perché qui non si arriva e ci si ubriaca, ma si arriva già bevuti». «Siamo stanchi di assistere a risse notturne, caos e schiamazzi per strada - racconta Beatrix, studentessa inglese che vive a due passi da via Garibaldi - Ma perché non si può passare una serata a cena e a passeggio senza che ti accada qualcosa? Eppure questo quartiere è un gioiello e dovrebbe essere più rivalutato dalle istituzioni». E intanto le serate passate a ridere ed a innamorarsi, si trasformano in nottate di pura follia. 
Ultimo aggiornamento: 12:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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