Lo avevano spinto ad ubriacarsi e mangiare escrementi, lo avevano molestato con un ombrello, lo avevano costretto ad appartarsi con una prostituta in loro presenza: una ripetuta serie di angherie che a due giovani residenti nel Torinese oggi è costata una condanna a otto anni e sei mesi di carcere. La sentenza è del tribunale di Torino, che in base a una prima lettura del dispositivo ha imposto l'interdizione dai pubblici uffici. La vittima era un compagno di studi - all'epoca sedicenne - dei due imputati, di qualche anno più grandi di lui
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