Tifoso ucciso prima di Inter-Napoli, ultrà condannato a 4 anni. La madre della vittima: «Non fu omicidio stradale»

Lunedì 30 Novembre 2020
Tifoso ucciso prima di Inter-Napoli, ultrà condannato a 4 anni. La madre della vittima: «Non fu omicidio stradale»

È stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio stradale Fabio Manduca, l'ultrà napoletano imputato con rito abbreviato per aver travolto e ucciso con il proprio suv Daniele Belardinelli, ultrà del Varese morto negli scontri del 26 dicembre 2018, poco lontano dallo stadio di San Siro prima della partita fra Inter e Napoli.

Per il quarantenne Manduca, assistito dall'avvocato Eugenio Briatico, i pm di Milano Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri avevano chiesto 16 anni di carcere per omicidio volontario col cosiddetto 'dolo eventualè.

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«È una sentenza che ci sorprende, il giudice ha trasformato l'accusa da omicidio volontario in stradale come se fosse un incidente del sabato sera». La condanna dell' ultrà napoletano Fabio Manduca a 4 anni per omicidio stradale, lascia perplesso l'avvocato Gianmarco Beraldo, legale della mamma di Daniele Belardinelli, che si è costituita parte civile nel processo sulla morte del figlio, ultrà del Varese vittima degli scontri fra tifosi del 26 dicembre 2018, poco lontano dallo stadio di San Siro prima della partita fra Inter e Napoli. «Aspettiamo di leggere le motivazioni per capire su quali basi ha deciso il gup», ha aggiunto Beraldo, rappresentante di una delle tre parti civili che si sono costituite. Le altre sono la moglie di Belardinelli e la figlia maggiorenne. Per tutte il gup Carlo Ottone De Marchi ha disposto che siano liquidate con 80mila euro in via provvisionale. 

Ultimo aggiornamento: 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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