Thomas, i punti fermi degli investigatori a caccia degli assassini

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Giovanni Del Giaccio
Thomas, i punti fermi degli investigatori a caccia degli assassini

Tanti sospetti, molti indizi, ma ancora nessuna prova certa su mandanti ed esecutori dell'omicidio di Thomas Bricca, il giovane di Alatri colpito da uno sparo la sera del 30 gennaio al "Girone" e morto due giorni dopo all'ospedale "San Camillo". Gli investigatori mantengono stretto riserbo sugli accertamenti ma hanno alcuni punti fermi dalle ore immediatamente successive all'agguato e altri li hanno messi insieme in questi giorni.
Il primo riguarda la contesa tra bande rivali. È lì che si trova il bandolo della matassa. Nella "vendetta" del gruppo che domenica aveva perso la sfida ed era stato sbeffeggiato e ha voluto far vedere chi comandava. Arrivando a sparare o a far esplodere quei colpi.
La storia è nota: un primo gruppo, quello del quale faceva parte Omar Haudy, il ragazzo di origine marocchina ma nato e residente ad Alatri, subisce un'aggressione il sabato. Per la prima volta nelle questioni fra ragazzi interviene un adulto. Il giorno dopo altro scontro, stavolta a rimetterci è chi il giorno prima aveva avuto la meglio, l'adulto viene addirittura "appeso" a una balaustra. È un'onta che non si può sopportare. Da qui il coinvolgimento di chi è in grado di avere una pistola e la ricerca proprio di Omar, il quale indossava un giubbotto bianco. Non è escluso che ad Alatri ci fossero dei "basisti" quella sera che vedendo Omar al "Girone" abbiano avvisato i sicari, solo che il ragazzo aveva salito le scale e all'angolo delle stesse era rimasto Thomas, stesso indumento chiaro.
GLI SVILUPPI
Chiarito questo aspetto, legato a quanto sembra a vicende di droga (gli investigatori non credono alla pista del razzismo prospettata da Omar in una diretta instagram)si cercano mandanti ed esecutori. I due fratelli che hanno preso parte agli "scontri" di quel fine settimana e si sono presentati in caserma, non sono indagati e il fascicolo resta contro ignoti. Certo è, però, che l'attività dei carabinieri non si è mai fermata. Dalle telecamere di accesso alla città qualcosa di più nitido sarebbe emerso, ad esempio, riguardo alla moto. E poi c'è il proiettile che ha ucciso Thomas, ci sono alcune testimonianze concordanti, i primi rilievi balistici e i tabulati telefonici, i riscontri sulle "celle" della zona dell'omicidio e di quelle attivate immediatamente dopo. Soprattutto errori che chi ha sparato avrebbe commesso in questi giorni. Particolari non ne vengono forniti, ma non è da escludere che la scelta di evitare l'iscrizione di qualcuno sul registro degli indagati sia ponderata.
Il motivo è semplice. L'eventuale contestazione consentirebbe al soggetto indagato di venire a conoscenza di particolari che al momento gli investigatori vogliono tenere coperti. Restano sempre un paio di irreperibili, intorno ai quali si lavora senza sosta, ma anche su questo il riserbo è massimo.
L'ADDIO
Restano da fissare le esequie di Thomas Bricca. L'autopsia è stata eseguita ma la Procura non ha ancora rilasciato il nulla osta al rilascio della salma ai familiari. Questione burocratica, si apprende da chi rappresenta la famiglia, oggi dovrebbe arrivare il via libera e l'ultimo saluto al ragazzo dovrebbe tenersi nel pomeriggio di domani. Quando il funerale sarà fissato, ad Alatri sarà automaticamente lutto cittadino, come deciso dal sindaco Maurizio Cianfrocca.
 

Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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