Crollo del campanile di Accumoli durante il terremoto: tutti assolti i 7 imputati. Sotto le macerie morì la famiglia Tuccio

Venerdì 4 Giugno 2021 di Emanuele Faraone
Accumoli
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RIETICrollo della vela campanaria della chiesa Santi Pietro e Lorenzo di Accumoli.

Assolti tutti gli imputati: L'ex sindaco Stefano Petrucci, l'ingegnere Matteo Buzzi, il geometra Giuseppe Renzi, l'ingegnere Alessandro Aniballi, l'architetto Angelo Angelucci, l'architetto Pierluigi Cappelloni e l'architetto Mara Cerroni.


LA SENTENZA - Appena pronunciato dal giudice monocratico, Riccardo Giovanni Porro il dispositivo della sentenza di primo grado nell'aula "Caperna" del tribunale di Rieti. Per tutti gli imputati - accusati di omicidio e disastro colposo - il pm Francia aveva sollecitato una richiesta di condanna a sei anni per ognuno. Nel crollo della vela campanaria persero la vita i quattro membri della famiglia Tuccio (Andrea Tuccio e Graziella Torroni di 34 anni e i figli Stefano di 8 anni e Riccardo di appena 9 mesi). Scendendo nel dettaglio, il giudice monocratico del Tribunale di Rieti, Porro, ha assolto perché il fatto non costituisce reato l'ex sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, e l'ingegner Matteo Buzzi, tecnico incaricato dei lavori che la Diocesi di Rieti aveva disposto sul campanile di Accumoli, poi crollato in seguito al sisma del 24 agosto 2016. Assolti, perché il fatto non sussiste, gli altri 4 imputati: l'allora responsabile unico del progetto, l'architetto Pier Luigi Cappelloni; il collaudatore statico amministrativo dei lavori a cui fu sottoposta la torre, l'architetto Mara Cerroni;
i progettisti e direttori dei lavori, l'ingegnere Alessandro Aniballi e l'architetto Angelo Angelucci; e il geometra Giuseppe Renzi. Il pm Lorenzo Francia nei giorni scorsi aveva chiesto complessivi 42 anni di carcere, 6 per ciascuno degli imputati. Per tutti, come detto, l'accusa era di omicidio colposo e disastro colposo.

LO SVOLGIMENTO - Si tratta del secondo processo collegato al terremoto del 2016 che arriva a sentenza. La vela campanaria aveva avuto interventi dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009. Proprio su questi lavori si era basato il processo. Numerosi i pareri dei periti, sulla "staordinarietà" del sisma o, tesi opposta, sul fatto che la vela se ben rinforzata non sarebbe crollata. Nell'ultima udienza prima della sentenza, le discussioni delle difese degli imputati, che avevano chiesto l’assoluzione per tutti.

Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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