Terni, aggressione choc: «Sei ciccione». Tredicenne picchiato a sangue dalla baby gang

Mercoledì 22 Luglio 2020 di Nicoletta Gigli
Terni, aggressione choc: «Sei ciccione». Tredicenne picchiato a sangue dalla baby gang

TERNI - Luca, 13 anni, è appena uscito dall'ospedale. Ha lo sguardo impaurito e addosso ha i segni evidenti della brutale aggressione andata in scena nel parco della Passeggiata. Per difendere l'amico coetaneo dalle offese di un gruppetto di ragazzini è stato pestato da due di loro. Che l'hanno sbattuto in terra e preso a calci e pugni senza alcuna pietà. E che non si sono fermati neppure di fronte ad un uomo che si è avvicinato per fermare la violenza ed è stato colpito con un calcio e riempito di sputi. L'aggressione alle sei del pomeriggio, di fronte allo sguardo sconvolto di mamme con bambini e anziani.

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«Mio figlio era andato alla Passeggiata per giocare e invece è stato vittima dei bulli. Era insieme a due sui amichetti poco lontano dal bar, nella zona dei giochi - racconta il papà, ancora sconvolto. Si sono avvicinati alcuni ragazzini stranieri che hanno iniziato a sfidarli per fare a botte. Loro si sono allontanati e sono scesi al parco Ciaurro». Gli altri li hanno seguiti e hanno iniziato ad insultare l'amico di Luca, chiamandolo ciccione, e rifilandogli un calcio. A quel punto lui si è messo in mezzo per difendere l'amico. Su di lui si avventano in due. Uno gli dà un calcio ai testicoli e lo fa cadere, l'altro lo prende a calci in faccia. Poi si allontanano. Luca perde sangue dal naso, lamenta un forte dolore ai testicoli, ha diverse ecchimosi. Sul posto arrivano i poliziotti e un'ambulanza del 118, che lo porta al pronto soccorso dell'ospedale. «Siamo stati avvisati dalla polizia - raccontano i genitori del 13enne - ci ha detto che nostro figlio era stato vittima di un'aggressione e siamo corsi lì».

Luca viene preso in cura dai sanitari del Santa Maria. Il branco gli ha procurato una contusione al setto nasale ed ecchimosi in varie parti del corpo. In ospedale, trattenuto in osservazione, resterà tutta la notte. Viene dimesso martedì con una prognosi di guarigione di dieci giorni. I suoi genitori, assistiti dall'avvocato, Sandro Filippetti, vanno in questura e presentano una denuncia. Nel frattempo anche i poliziotti intervenuti lunedì dopo l'aggressione hanno iniziato a raccogliere le testimonianze dell'amico di Luca, che ha riportato solo qualche escoriazione, e di altre persone che affollavano il parco ed hanno assistito al violento pestaggio. Il caso finisce all'attenzione del tribunale per i minorenni di Perugia. «Sono tutti sui 12 o 13 anni - dice l'avvocato Filippetti - e non si conoscevano.

La cosa sconvolgente è che i due aggressori hanno agito con una grande organizzazione mentre gli altri li incitavano». «La certezza - dice il papà di Luca - è che mio figlio non uscirà più di casa da solo. A settembre andrà via, a frequentare l'alberghiero a Rieti. Terni ormai è diventata invivibile». La Mobile è già sulle tracce degli autori dell'aggressione.

Ultimo aggiornamento: 21:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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