Palpeggia 18enne al pronto soccorso, arrestato barelliere

Domenica 7 Agosto 2016 di Mario DILIBERTO
Palpeggia 18enne al pronto soccorso, arrestato barelliere
L’ha accompagnata in una saletta vicina al pronto soccorso. E ha cominciato a palpeggiarla, nonostante la reazione della ragazza. Ora è agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale.

È stato fermato ieri dalla Polizia un operatore del 118 di trent’anni, accusato di violenza sessuale. Contro di lui una ordinanza di custodia cautelare spiccata dal gip del Tribunale di Taranto dopo la denuncia presentata dalla giovane vittima dello sconcertante episodio. Il fattaccio risale alla fine di giugno. Quel giorno una ragazza di diciotto anni si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. Era preoccupata per la scottatura rimediata al mare. Una gamba, in particolare, si era praticamente abbrustolita al sole. Si è registrata all’accettazione e si è seduta in sala d’attesa insieme al cugino più giovane di lei. E proprio mentre attendeva il suo turno è stata agganciata da un barelliere in forza al 118. Uno dei tanti volontari che fanno parte delle associazioni che affiancano i lavori del servizio di pronto intervento della Asl.

L’uomo si è subito interessato alla disavventura di quella ragazza. Le ha guardato la scottatura e le ha fornito del ghiaccio. Per qualche minuto ha guardato con fare da esperto quella brutta scottatura. E alla fine ha deciso di passare all’azione. «Vieni con me, ti guardo io» - ha detto alla ragazza alla quale non è parsa vera tanta gentilezza. E infatti non lo era. Perché quell’uomo aveva intenzioni piuttosto bellicose e della sua bruciatura se ne infischiava, essendo interessato a ben altro. Nel giro di pochi secondi, la diciottenne si è ritrovata in una saletta medica poco lontana dal pronto soccorso. Il professionale operatore l’ha fatta stendere su un lettino, come se la dovesse visitare. Ed è passato all’attacco. Con fare risoluto ha cominciato a palpeggiarla, con la scusa di mettere altro ghiaccio sulla parte bruciata dal sole. La ragazza ha prontamente reagito. Ha cercato di divincolarsi, ma lui sembrava avere dei tentacoli al posto delle mani. Alla fine, però, tra urla, lacrime e strattoni è riuscita a divincolarsi. Ha imboccato la porta ed è fuggita.

Ha raggiunto il cugino che era rimasto in sala d’attesa ed è scappata dall’ospedale, piangendo a dirotto. Una volta a casa ha raccontato la sua disavventura ai familiari.
Ed è subito partita la denuncia. La diciottenne ha riferito agli agenti della Questura le attenzioni davvero particolari di quello “scrupoloso” operatore del 118. Sono partiti gli accertamenti che hanno fornito inequivocabili riscontri alla versione fatta dalla ragazza. I poliziotti, infatti, hanno recuperato le immagini registrate dalla telecamere di sicurezza piazzata proprio nella saletta in cui si è consumata l’aggressione. L’occhio della telecamera ha catturato alcuni momenti dell’aproccio davvero poco galante del trentenne. Sulla base degli elementi raccolti il pm titolare delle indagini ha chiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo. Il gip ha disposto gli arresti domiciliari. L’indagato nella giornata di ieri è stato rintracciato ed arrestato dagli agenti della Squadra Volante.
Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci