Ancona, studente di 16 anni muore durante lo stage in un incidente stradale: era sul furgoncino della ditta. Alla notizia Bianchi abbandona convegno

L'adolescente, Giuseppe Lenoci, originario di Monte Urano (Fermo) è morto sul colpo. Il conducente si è salvato ma è grave

Lunedì 14 Febbraio 2022
Muore a 16 anni durante lo stage in un incidente stradale: era sul furgoncino della ditta
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Ancora uno studente vittima durante uno stage. Dopo il 18enne Lorenzo Parelli, morto schiacciato in fabbrica, un altro giovanissimo, appena 16 anni, è morto in un incidente stradale mentre era impegnato in un apprendistato nell'ambito di un corso professionale di termoidraulica.

 

Muore a 16 anni durante lo stage

Uno schianto tremendo contro un albero che non ha lasciato scampo al ragazzino di 16 anni originario di Monte Urano, nel Fermano: l'incidente è avvenuto al Serra dè Conti, in provincia di Ancona. Il conducente del furgoncino della ditta, presso la quale il giovane svolgeva lo stage, è rimasto ferito. Lo studente, Giuseppe Lenoci, è morto sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate mentre l'uomo alla guida, 37 anni, è stato sbalzato dall'abitacolo, finendo a vari metri di distanza dal mezzo.

Le indagini ora dovranno appurare la dinamica dell'incidente. 

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La dinamica

Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo del ragazzo rimasto incastrato tra le lamiere, la polizia locale di Serra dè Conti, i carabinieri e il 118. Il 37enne è stato trasportato all'ospedale di Torrette di Ancona in gravi condizioni. Giuseppe Lenoci frequentava un corso di accompagnamento al lavoro, che prevedeva una parte di lezioni in aula e una parte pratica con uno stage presso un'azienda. Si tratta di corsi organizzati da enti di formazione del territorio e finanziati dalla Regione Marche. 

Le polemiche

L'incidente mortale ha riaperto le polemiche sull'alternanza scuola lavoro, oggetto della mobilitazione studentesca delle ultime settimane seguita alla morte di Parelli colpito da una trave d'acciaio in una fabbrica a Lanuzacco (Udine) dove stava svolgendo un periodo di apprendistato. «Quello che sta succedendo in Italia è sotto gli occhi di tutti. Questa è la scuola che hanno voluto governi e padroni. Sappiamo cosa fare, nessuno ha più scuse - afferma in una nota il Fronte della Gioventù Comunista - Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita», dichiara Lorenzo Lang, Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù Comunista. E Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti, ricorda anche «la lunga lista di morti sul lavoro causati da un sistema malato, volto solamente al profitto: vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata». «Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima l'idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte», conclude Redolfi.

Le reazioni

«Non è possibile morire di lavoro a 16 anni, questo evidentemente ci deve far interrogare profondamente non solo sul rapporto fra scuola e lavoro, ma anche su quanto ci sia urgenza in questo paese di risolvere il problema della sicurezza sul lavoro», dichiara la Rete degli Studenti. Interviene anche il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che si chiede: «Che deve succedere perché si prenda atto che il sistema attuale non funziona?». «Il ministero ascolti gli studenti - conclude il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio - che si mobilitano e chiedono di fermare questo cortocircuito continuo tornando ad investire pienamente sulla Scuola». E l'Usb torna a chiedere la fine «dell'alternanza scuola lavoro, della scuola azienda, e la revisione totale dei modelli della formazione professionale questa specie di serie B dell'ingresso nel mondo del lavoro riservata ai ragazzi che alle medie ricevono il bollino 'scarsò, il 6 o giù di lì, e per questo vengono gettati nel calderone del lavoro non qualificato. Un calderone in cui sguazzano le aziende che piegano la formazione alle loro esigenze, con tutto quel che ne consegue per la sicurezza e la salute dei giovani». Il piccolo centro di Monte Urano è sconvolto dalla morte del giovane. La sindaca Moira Canigola «parla di immane tragedia, ora bisogna fermarsi e riflettere». Il ministro dell'Istruzione Bianchi, appresa la notizia, ha lasciato un convegno al quale stava partecipando.

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 13:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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